lunedì 6 settembre 2010

Stralci del piccolo diario di una grande avventura


(riportiamo dal Mensile 'Voce Amica', del Settembre 2010)

Stralci del piccolo diario di una grande avventura

Emozione e grande soddisfazione per Teresa, Mabilia e tutto il Gruppo della Martesana Due, premiati al Teatro Nuovo di Milano.

Il gran giorno è ormai arrivato.
Giovedì 15 luglio di prima mattina ci troviamo tutti alla stazione metropolitana di Cernusco, per andare in Piazza San Babila. Maurizo sta leggendo Il Giorno, che in sesta pagina riporta un bell'articolo sulla nostra Compagnia e sulla serata imminente.
Durante il viaggio ci scambiamo le solite battute, ma si vede che le risate sono innaturali, un po' forzate. Tutti siamo un po' tesi.
Il programma prevede prova dei balletti, prova dei microfoni e delle luci, e infine prova dei balletti e insieme delle luci: se tutto funziona, si riposa, altrimenti Paolo sventola lo spettro delle prove ad altranza...
Alle 13.30, qualcuno di noi rientra a casa a riposarsi, altri invece decidono di restare in teatro.
Ci troviamo tutti - attori, truccatrici, sarte, tecnici e fotografi - alle 19.00 nei camerini del teatro, pronti per... mangiare un boccone.
L'ansia è ormai ai massimi, e ciascuno la tratta come riesce: qualcuno scatta di nervosismo, altri hanno assunto dei leggeri farmaci rilassanti, altri ancora fanno finta di non averne proprio, assumendo un atteggiamento distaccato, quasi snob. Non è improbabile girare per i camerini e vedere questo o quell'attore da solo, imbambolato a guardare il nulla, quasi in trance. L'ansia è molto positiva, se poi si riesce a trasformare al momento opportuno in energie nervose, in adrenalina; l'ansia ci deve essere, anzi, guai se non ci fosse, ma deve restare sotto controllo.
E così siamo schierati dietro al sipario, pronti per il primo balletto, pronti per il colpo nello stomaco che la platea del Nuovo ci darà tra qualche minuto: e' il momento più agognato: mi guardo intorno e vedo i miei compagni tesi e concentrati.
E mentre ci confortiamo a vicenda nel buio rassicurante, partono le prime note...
...poi la macchina del fumo inizia la sua opera discreta...
...poi scorre il sipario...
E siamo in ballo, il cuore a 4000 all'ora...

Dopo i primi due balletti arrivano generosi i primi scroscianti applausi; usciamo e ci guardiamo gli uni in faccia con gli altri: non poteva andare meglio! E l'ansia adesso dove è più? E' tutta adrenalina, ora!
E durerà fino alla fine.
Non sappiamo ancora se vinceremo qualcosa, ma continuo a ripetermelo: io ho già vinto, perchè questa emozione non la scorderò più! Ci hanno tributato 10 minuti di applausi al termine dello spettacolo, e io non me ne ricordo tanti così...
E dobbiamo qui ringraziare i tanti cernuschesi che quella sera ci sono venuti a vedere, ad applaudire, a sostenere!
 
Andiamo domenica sera sereni alla premiazione.
L'annunciatore spiega che sono 13 le categorie premiate: migliori coreografie, scenografie, regia, costumi, opera dialettale, opera musicale, opera di prosa, attore, attrice e spettacolo; inoltre 'biglietto d'oro', 'premio simpatia' (gli SMS) e 'premio speciale del teatro'. Le prime dieci categorie hanno le nominations, le ultime tre sono individuali.
Veniamo nominati per i costumi, dove ci piazziamo ad un prestigioso terzo posto;  ci aggiudichiamo poi il premio come miglior compagnia dialettale (sponsor la Regione Lombardia), con Paolo e Maurizio che si recano sul palcoscenico a ritirarlo, un po' commossi.
Ma alla fine a sorpresa arriva anche  la nomination per il migliore attore: al terzo posto viene premiato Maurizio Maratea, la nostra 'Teresa'.
Grandissima la gioia di Maurizio e di tutti noi, che non ci aspettavamo davvero un riconoscimento così importante.
La nostra avventura finisce così: i 'grandi' ci hanno giudicati, ed è stato un giudizio vero, per qualche verso un po' duro. Siamo "bravini", ma abbiamo ancora della strada da percorrere e delle cose da imparare, anche se la nostra ambizione non è certo quella di fare teatro professionale. Ne esce bene sia il comparto costumi (sarte e costumiste in testa) sia il nostro Maurizio, che vede premiata la sua grande abilità di rappresentazione del personaggio. Veniamo confermati nella nostra convinzione di essere ad un ottimo livello di teatro dialettale (il migliore della rassegna).

Ed ora... c'è un nuovo copione da leggere, studiare, interpretare, ottimizzare e mettere in scena!
Addio, Pover Crist! Sei stato bello e famoso; ora però il tempo avanza inesorabile, ed arriva anche per te l'ora del felice ricordo.