martedì 29 giugno 2010

Teresa e Mabilia, dall'oratorio al Teatro Nuovo


(riportiamo dal Settimanale 'In Folio', del 01-07-10)

Maurizio Maratea e Paolo Cambiaghi, assieme al Gruppo della Martesana Due, alla ribalta nel capoluogo
Teresa e Mabilia, dall'oratorio al Teatro Nuovo
Lo spettacolo in dialetto "Pover Crist in Paradis" conquista il prestigioso palcoscenico di piazza San Babila

Calcare il prestigioso palcoscenico del Nuovo di Milano, nell' ambito della terza edizione del Festival del Teatro Amatoriale in pro­gramma da oggi fino al 18 luglio. Una bella soddisfazione per chi ha iniziato a recitare quasi per gioco, oltre 26 anni fa. Anzi, «il co­ronamento di una carriera già costellata di grandi soddisfazioni». Parola di Maurizio Ma­ratea, 49 anni, e Paolo Cambiaghi, 46, cemuschesi doc e rispettivamente dentista e direttore di banca. Ma conosciuti da tutti come la Teresa e la Mabilia, star del Gruppo Martesana Due.
To­gliendosi camice e cravatta e vestendo i pan­ni delle due pittoresche sciure, madre e fi­glia, hanno portato l'umorismo tipico della tradizione meneghina in giro per decine di teatri, riscuotendo ovunque applausi, assieme ai loro colleghi di compagnia, una quarantina in tutto tra attori e tecnici. Poco più di un hobby, molto meno di una professione co­minciata alla fine degli anni '70, in oratorio, quando Maurizio e Paolo, allora giovani edu­catori al Sacer, si sono trovati a dover riem­pire, durante una recita di bimbi, le pause tra una scenetta e l'altra. «Abbiamo improv­visato e il risultato ha talmente divertito sia noi che il pubblico, che abbiamo deciso di riprovarci. Detto fatto. E dallo scherzo son passati quasi trent'anni» ricordano. Gli spet­tacoli? Tutti in dialetto, liberamente ispirati ai testi di Felice Musazzi, patron dei Legnanesi. «Ma con le debite distinzioni» precisano. Il grande giorno intanto si avvicina. Il debutto al Nuovo, con la com­media "Pover Crist in Paradis", è fissato per il 15 luglio, alle ore 20.45. «Invi­tiamo tutti i cernuschesi a venire a vederci e a sostenerci» ricordano Paolo e Maurizio. Già perché il pubblico potrà votare lo spettacolo migliore tra quelli in lizza al Festival votando via sms. Prima di salutarli non possiamo non chiedere loro una battuta da parte di Teresa e Mabilia. Che ci regalano due proverbi: «Sem nasù per patì... patem!». E «I danée fan daà, ma sensa danèe te fan crepà».

lunedì 28 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Roberto Bortolani

Povercrist: "Uella, va che bell'umett tucc bianc che g'emm chi!"
Roberto: "Ciao a tutti sono Roberto Bortolani, e sono nato a Milano (mi pare...) il 17 dicembre 1955 (forse...)"
P: "Ah... te par... forsi.. Andemm ben!"
R: "Vuoi sapere come sono finito qui, in questa compagnia qui così?"
P: "No!"
R:" Ed io te lo dico istesso! Pensa che sono entrato nel gruppo per caso, contattato dalla Teresa (Maurizio Maratea), ma rimasto incredulo della mia decisione presa su due piedi sul sagrato della chiesa San Giuseppe Lavoratore!"
P: "T'eri dì de no. Va avanti, va'.."
R: "Sì, e sono entrato con molta voglia di fare. Dopo un anno di gavetta, Maurizio e Paolo mi hanno dato l'opportunità di interpretare ...il personaggio della Chetta, eterna rivale della Famiglia Colombo e in particolare della Teresa. Il posto era stato lasciato libero da quel mostro di interpretazione dell'Alberto Tagliafierro, ed io spero di aver interpretato in modo esaudiente il personaggio."
P: "Te vourerèt dì 'esemplare'..."
R. "No, No! Esaudiente! Comunque mi sono sempre divertito, anche se a volte poteva essere faticoso correre fuori dal lavoro per poter arrivare a recitare; comunque ringrazio tutta la compagnia perchè sono dei compagni di gioco favolosi! E ringrazio anche tutti i tecnici e le truccatrici per gli sforzi che a ogni spettacolo fanno per fare in modo che tutto fili liscio."
P: "Pora gent! Cun't quej come tì, la sarà una fabrica del Domm..."
R: "Spero di non avervi tediato ma non avendolo mai detto ad ognuno di persona, mi è sembrato questo il miglior modo di farlo: in pubblico."
P: "Ohè, e adess in doue te vèt?"
R: "Ciao a tutti, ci vediamo a Milano!"
P: "Ossignur..."

venerdì 25 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Maurizio Maratea


Povercrist: "Buondì, bell'omett. Chi l'è che te sèt ti?"
Maurizio: "Cume la saria a' dì: Chi l'è che te sèt ti? Te me cognuset noo?"
P: "Usti cane, che figura de ciodd! Gh'emm chi 'l capo!"
M: "E va bene mi sono convinto a scrivere anch'io qualcosa di questa bellissima e affiatatissima compagnia di amici. Sono Maurizio Maratea, alias "la Teresa della Martesana ", ho quasi cinquant'anni e..."
P: "Ah, te set propri vegett..."
M: "Tas! Tas, e parla nò! Dicevo... da trent'anni vesto i panni di questa donna tremenda ma nello stesso tempo umile e modesta, pronta a prendere dalla vita rogne fastidi e dispiaceri. In questi anni ho potuto notare con quanto entusiasmo la compagnia ha lavorato intorno a questo grosso impegno che e' il teatro e devo dire pubblicamente a tutti : GRAZIE GRAZIE. perche' senza ognuno di voi non saremmo riusciti ad arrivare dove siamo arrivati."
P: "E in due l'è che sariset rivaà vi'alter..?"
M: "Varda che te roli, neh! Tas, ch'el vegn fora la nebia da la buca... Stavo dicendo: quante serate di prove abbiamo passato e quante ne dovremo ancora passare... Ma la voglia di esibirsi davanti a tanta gente abbatte ogni stanchezza e - come dice sempre qualcuno - : sara' sempre il solito trionfo."
P: "Te intendet a Milan?"
M: "Sì. Dopo tanti anni siamo arrivati a un traguardo inaspettato: recitare al TEATRO NUOVO DI MILANO. Qui potremo esibirci ed essere nello stesso tempo giudicati da una giuria di pofessionisti: stavolta sapremo realmente come è valutato il nostro livello di preparazione artistica. E -vada come vada - su quel palcoscenico dopo il grande Felice Musazzi (la vera e unica Teresa) ci siamo esibiti anche noi con la nostra TERESA DELLA MARTESANA."
P: "Ah, ciula! Mi-ca-co-ti-che, neh?"
M: "Tas! Fa'l brav' bagaij! Allora, grazie ancora a tutti e

a Milano il 15 luglio, alle ore 20.45, ci devi essere anche tu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 21 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Mauro Ferri


Povercrist: Buondì sciur! Lù l'è...?
Mauro: (strappando il microfono all'intervistatore) Eccomi quì a raccontare chi sono e cosa faccio nel gruppo. 
Non è stata una decisione facile, del resto lo sanno tutti che sono alquanto timido e per nulla esibizionista.
Chi sono? Mi chiamo Mauro Ferri e ho visto la luce nel giugno del 1969 ( il 21 per la precisione), anno fantastico...e non per quello che pensate ma per l' emozionante conquista della luna.
Chi interpreto? Beh sono sicuramente il cantante (??) del gruppo. Ho ricoperto negli anni i ruoli più disparati; dalla donna in stato interessante alla mutua, al gigolò che insidia una bellezza abbagliante come la Chetta, dalla nonnina emigrante in partenza per le americhe ad una delle sorelle della Teresa. Via via fino ad arrivare a questo spettacolo dove interpreto una contessa in vacanza alle terme (i fanghi, i fanghi per il viiiisoooo!!!), ed un cow-boy americano col pallino della lingua italiana in vacanza nel Trentino. Poi naturalmente sono uno dei ballerini, non per niente soprannominato GARRISON.
Come è cominciato tutto? Se la memoria non mi inganna, galeotto fu il materasso. Correva l'anno 1992 e il mio lavoro del momento mi portò a conoscere Maurizio. Feci una dimostrazione per la vendita di un materasso in lana merinos proprio a casa della Teresa.
La vendita andò bene e...li cominciò la mia carriera teatrale.
Uno dei momenti che più mi piace ricordare con estrema emozione è la canzone "gira la vita". In quella canzone da me interpretata mi presentavo sul palco con un bambino stile "piccole canaglie". Beh quel bambino è mio figlio e per la prima volta calcava le scene in uno spettacolo di Teresa e Mabilia. L'emozione era grandissima, si entrava dal fondo della platea con l'occhio di bue puntato su di noi, mano nella mano e a piccoli passi si arrivava sul palco dove un violinista tzigano intonava le note della canzone. Sinceramente (ma forse sono di parte) era da pelle d'oca.
Cosa mi aspetto da Milano? Mi aspetto una serata esaltante, con un pubblico fantastico. Mi aspetto una performance all'altezza della situazione e del teatro che ci ospita. Mi aspetto, ma ne sono sicuro, di conservare un ricordo indelebile della serata e dei visi di tutti i partecipanti. Attori, tecnici, mogli e truccatrici, costumiste e coreografa, tutti, nessuno escluso.
P: Ohè, te' diì tucc ti... Ma mi sunt chi a faà cusè?!?
M: Boh... Grazie e ciao!

sabato 19 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Giorgio Albertazzi


Povercrist: Ohè, bel'omm! Chi l'è che te sèt?
Giorgio: Ciao, sono Giorgio Albertazzi (sì come l'attore, uffa!!), nato a Milano il 30 Giugno 1962 (classe di ferro!!) .
P: Ma varda che bel nom che te ghet! E anca ti te sariset un attur?
G: Per fortuna in questo spettacolo, ma anche nel precedente, non ho molto tempo per annoiarmi perchè mi hanno "rifilato" parecchi personaggi (es.Baronessa, Popolana..), ma quello che mi dà più soddisfazione (e suscita un poco di invidia anche da parte di qualche "collega" della compagnia) è la Coniglietta!! Un misto di sensualità e provocazione, due ingredienti esplosivi!! Qualcuno dice che sono "inguardabile" ma sono i soliti invidiosi...
P: Eh, già, hinn' invidiuss...E come l'é che t'hann menaà chì?
G: Per caso 5 anni fa, tutta colpa di Paolo (Cambiaghi) che mi ha detto "ci manca uno per la compagnia, vuoi provare?"..e da lì è inziato tutto.
P: E quand l'è stada la toa prima volta?
G: Non sono molto bravo con le date ma ricordo che è successo tutto molto in fretta, tra prove dei balletti, la piccola parte di recitato che avevo e il fatto di capire cosa stessi facendo...TAC... e mi sono ritrovato sul palco per la prima volta nella mia vita!!
P: Con't un nom inscì, la prima la sarà stata belissima...
G: Mi ricordo che la prima sera non ero nervoso: molto di più!!! E' difficile spiegare la sensazione che provi la prima volta che ti trovi li sul palco e pensi che tutti stiano guardando solo te!! Che brividi!
P: E adess andiì tucc a Milan...
G: Sì, adesso tutti a Milano per divertirci ed entrare nella storia!!!
P: Esageraà! Ad ogni modo, Giorgio, grassie e "in bocca al lupo" per Milàn!

venerdì 18 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Massimo Nava


Povercrist: Uhè, ma chì 'a vegnen fora com'i func! E ti?
Massimo: ciao sono Massimo Nava e sono nato a Cernusco s/N il 25.10.1963.
P: Vah che bel fioeu! Te set anca ti un attur?
M: No, il mio ruolo nella compagnia è tecnico di palco, ovvero addetto al cambio scenografie, tele, oggetti etc. etc.
P: Ah, aloura ti te lavouret... E come l'é che te set finiì chì?
M: Per la mia presenza in compagnia devo ringraziare Giorgio (Astori) mio vicino di casa, anche se ovviamente conoscevo anche tutti gli altri: servivano rinforzi e mi sono messo a disposizione. Io faccio parte di questo gruppo dal 2002, al tempo si portava in scena la commedia "un due tre ciapel chel ghe'", il mio esordio è stato a Carugate sotto la neve, quando di dice chi ben comincia.....
P: L'è vera, neh? Te gh'et un quai bel ricord de cuntà su?
M: In questi anni ci sarebbero mille aneddoti da raccontare, ma una particolarità che mi contraddistingue è quella di fare estemporanee entrate in scena, tra lo stupore degli attori che non hanno nemmeno il tempo di realizzare quello che sta succedendo: insomma, un po' di sana goliardia....
P: Ho capiì, vi'alter ve se divertitet la dedrè, eh? E ti, se te penset de Milan?
M: Credo che la nostra partecipazione al concorso amatoriale al Teatro Nuovo di Milano sia il giusto coronamento all'impegno che questo gruppo di amici, da più di 25 anni, sta portando avanti.
P: Uella, te capiì? Grassie Max. E "in bocca al lupo" per Milàn!
M: Ciao a tutti!

giovedì 17 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Nilo Giacomelli


Povercrist: Uella, ghe n'emm chì un alter!
Nilo: sono Nilo Giacomelli, e sono nato a Sarzana (SP) il 3 gennaio 1949.
P: E ti che gener d'attur te sèt?
N: Io faccio solo ed esclusivamente ruoli maschili (non voglio rinunciare ai miei baffi).
P: Oh, ne cognusi mi de' donn cun't i baff...E come l'é che te se trovet chi?
N: Beh, in compagnia ci sono da circa 10 anni. Dopo un anno di apprendistato tuttofare, è arrivata la mia grande occasione: il ruolo del RE Sole!!!!!!
P: Dai, conta su, conta su...
N: Che emozione la sera della prima all'Agorà di Cernusco. Non dimenticherò mai l'attimo prima dell'entrata in scena: panico totale e completo, salivazione azzerata... e le scale da scendere… e poi come dice la canzone " fu come scendere in fondo al mare, finché l'applauso non svanì ".
P: Bestia, che roba! E se te penset ti de questa roba chì a Milan?
N: Il solo fatto di esserci è già un successo. Spero che Milano mi faccia riprovare la stessa sensazione della mia prima : fu adrenalina pura. Ciao ed un grosso in bocca al lupo a tutti.
P: Aloura, grassie, Nilo. E per Milàn, "Merda Merda Merda!", come te disèt ti!
N: Merda! Merda! Merda!

mercoledì 16 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Marco Rolla

Marco: Ohè, ciao!
Povercrist: Chi l'è?!
M: sono Marco Rolla, e sono nato a Cernusco nel 1966.
P: Oh, che stremisi ch'ho ciapaà!
M: Io sono un attore dal 1993, e faccio per lo più comparse e personaggi caratteristici.
P: Te se chi da semper, insoma.
M: Sì, sono uno dei primi e non mi ricordo nemmeno in che modo è iniziata questa passione.
P: 'Demm, raconta su un poeu: i toò personagg...
M: Mi piace inventare il personaggio che mi viene assegnato. In "Pover crist in paradis" sono il ladro che ruba il motorino, faccio il cameriere nelle terme, sono anche il camerire nella scena del trentino e alla fine sono la guarda svizzera; e poi ballo. E canto anche.
P: Ah, ho capiì. E ti cosa te penset de Milan?
M: Milano: sarà un successo! E adesso un saluto a tutti!
P: Grassie, Marco: "in bocca al lupo" anch'a ti per Milàn!

martedì 15 giugno 2010

LA TERESA A MILANO AL TEATRO NUOVO!!!

Lo avevamo scritto nei numeri precedenti di Voce Amica e la notizia circola già da un po' nei nostri ambienti; ora possiamo confermarlo: il " Gruppo della Martesana " con la commedia Pover Crist in Paradis è
stato selezionato per partecipare al concorso delle compagnie amatoriali organizzato dal Teatro Nuovo di Milano.
Saranno complessivamente 10 le compagnie che si sfideranno sul palcoscenico del teatro – simbolo della storica compagnia dei Legnanesi di Felice Musazzi, di cui il nostro gruppo da ormai 27 anni ne ricalca le scene.
I vincitori del concorso avranno un contratto per rappresentare per una settimana la propria commedia durante la stagione 2010 – 2011 del Teatro Nuovo.
L'appuntamento è fissato per il 15 luglio prossimo con inizio spettacolo alle ore 20.45.
I biglietti sono in vendita presso gli " AMICI DEL TEMPO LIBERO " al prezzo di 20 euro l'uno, comprensivo del servizio pullman di andata e ritorno, con partenza alle ore 19.45 dal parcheggio di via Marcelline.
Grandissima la soddisfazione di Maurizio e Paolo e di tutta la compagnia; inimmaginabile questo risultato ricordando il debutto di 27 anni fa nel teatrino di Via Briantea con presente proprio Felice Musazzi ( e qualcuno di noi forse può dire: c'ero anch'io!! ) che voleva essere più che altro un gioco.
Tanto divertimento e tanta fatica sono passati da allora e adesso un momento che, comunque vada a finire, resterà per sempre impresso nella memoria dei partecipanti.
Un po' come per un calciatore dilettante poter giocare una partita vera a San Siro…impagabile.
A tutti voi chiediamo di sostenere la compagnia con la vostra presenza ed i vostri applausi, perché come per i 300 di 27 anni fa al teatro di via Briantea, anche voi un domani possiate dire " c'ero anch'io!!".
(Pubblicato su Voce Amica di Giugno 2010)

sabato 12 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Alberto Barteselli


Povercrist: Toh, ghe n'emm chi un alter...
Alberto: Sono Alberto Barteselli, e sono nato a Milano il 2 novembre 1962.
P: Oh, propri una bela data de nass! E ti 'CHI' te feè?
A: A me danno sempre ruoli di direttori/direttrici, oppure di carampane. E d'altronde nel mio caso l'altezza non farà bellezza, ma di certo gioca nella scelta del 'ruolo'.
P: Eh, già: alt e ciula...
A: E poi continuano a darmi incarichi di riferimento durante i balletti: non posso definirmi di certo primo ballerino - ovviamente - ma mi mettono sempre davanti: possibile che si devano affidare proprio a me?
P: Eh, già: la dumanda l'è propri quela. Perchè semper davant de tucc? Lassèm a stà!.. E come l'é che te se trouet chì a faa 'l pistola?
A: Qualche anno fa, nel 2005 mi pare, sono andato a vedere Paolo (Cambiaghi) e tutti gli altri in uno spettacolo ad Agrate: "Quel dì che i Pendolari 'inn rivà chi", e mi sono entusiasmato, con La Spagna, le Suore, la Nave dei Sogni, gli Emigranti, la Cugina d'America...
P: Por fioeu....
A: ..e qualche sera dopo Paolo mi ha invitato ad una riunione della compagnia. Incuriosito, sono andato, e sono tornato a casa con una camicetta da donna, un paio di scarpe con il tacco alto, e una gonna! Non ti dico la faccia di mia moglie...
P: Ecco, dimel no, che l'è mej! Quindi, quand'è che t'è faa el to debutto?
A. Ufficialmente lo stesso anno, a settembre, a Ronco per sostituire un attore che mancava. 'Tranquillo, qui giochiamo in casa' mi dicevano tutti 'Semplicemente parla a voce molto alta'. Ma quando si è aperto il sipario... quasi seicento persone davanti! Un tuffo al cuore!  Ma poi tutto è andato bene.
P: Pora gent, quej de Ronco: suportat a ti inscì da subit...
A: Da allora ho fatto già due spettacoli con questa compagnia, e oltre cinquantacinque repliche...
P: Ah, ma vantès noo, neh?!? L'è minga il caso... E quindi?
A: E quindi.. beh, recitare per me è una sensazione molto forte: dominare l'ansia, scaricare sul palco l'adrenalina che hai accumulato precedentemente, impersonare qualcuno e immedesimarsi nel tuo personaggio, ricevere gli applausi. Tutte attività che ti caricano e ti danno soddisfazione. E poi noi ci divertiamo...
P: Se te voeret dì coseè?
A: Per esempio, mi ricordo di quella volta che 'qualcuno' di noi si era rifatto il naso: alla replica successiva ognuno di noi si è sentito in dovere di aggiungere almeno una battuta fuori copione proprio su quella faccenda, finchè il poverino - tartassato - ha dovuto interrompere a metà una scena e rivolto al pubblico ha detto "Oh, basta. Adesso lo dico a tutti: mi sono rifatto il naso, va bene?". Non ti dico le risate, sia sul palco a scena aperta che anche in platea. Insomma, ci divertiamo anche noi, oltre a far divertire gli altri.
P: Ohè, ciaciarùn, basta inscì che il tò temp l'è giamò finì! E per Milan?
A: Milano è il culmine per un attore dilettante: e onestamente, qualche anno fa quando iniziai, non avrei mai pensato di poter arrivare a fare una esibizione in un grande teatro di Milano! Sarà fantastico!
P: Bona, grassie, Alberto. E anch'a ti un bel "in bocca al lupo" per Milàn!

venerdì 11 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Giorgio Astori


Povercrist: Varda un poeu ti chi l'è che g'emm chì!
Giorgio: sono Giorgio Astori, e sono nato a Milano il 22 giugno 1965.
P: E anca ti te feè l'attur?
G: No, io sono un tecnico: mi occupo del sipario, dei cambi di scena, e monavalanze varie, montaggi e smontaggi.
P: Oh, menu mal, un quai vunn ch'el faa de' bonn un quaicoss...E come l'é che te set anca ti chichinscì?
G: Eh, sono passati tanti anni e non ricordo in che modo è scattato questo amore. Perchè è un amore, e oggi dico meno male che è scattato....
P: L'è tanto temp che te capita?
G: Erano ancora i primi anni novanta; non ricordo con che spettacolo esattamente ho debuttato, ma ricordo benissimo quell'emozione: era fortissima!
P: Chissà che noja, là dedrè de per vi'alter tucc al temp...
G: Non direi proprio, c'è sempre qualche colpo di scena! Per esempio ricordo quella volta a Cesano Maderno, stava andando tutto perfettamente quando si è bloccato il sipario a metà, e non voleva più muoversi: panico! Oppure quella volta a Gessate, quando d'improvviso si sono staccati i cavi d'acciaio che sostenevano le scene! Meno male che eravamo in intervallo, e siamo riusciti a sistemare, ma...
P: Ustia, che spavent! Te ghe ne un quai vun d'alter, de ricord??
G: Beh, ci sono anche quelli belli, divertenti. Per esempio, nella 'Corte di Francia' c'era un famoso vaso, che veniva portato in scena a Maurizio (Maratea). Lui durante la scena doveva guardavci dentro, ed ogni volta gli facevamo trovare delle cose diverse, a volte divertenti, a volte schifose... Era diventato un appuntamento fisso, anche lui si chiedeva cosa gli sarebbe toccato quella sera, e spesso doveva fermarsi a scena aperta perchè scappava da ridere anche a lui...
P: Ho capiì, vi'alter ve se divertitet la dedrè, eh? E ti, s'ten diset de Milan?
G: Milano: sarà un successo senz'altro, la ciliegina sulla torta a coronamento di una vita a girare teatri a far divertire tanta gente!
P: Benone, grassie, Giorgio. E "in bocca al lupo" per Milàn!

Curiosità: ma perchè a teatro ci si augura "MERDA MERDA MERDA"?

Mi sono chiesto spesso il perchè di questa strana usanza degli artisti: prima di iniziare una qualsiasi esibizione, si usa gridarsi l'un l'altro "Merda! Merda! Merda!".
La cosa, dapprima da me accettata 'as is', mi ha sempre un po' lasciato basito: cultura e volgarità vanno spesso assieme, una sorta di opposti che is attraggono forse, ma...
Poi, grazie a un blogger (http://www.professioneanimatore.com/2009/08/26/merda-merda-merda/) ho trovato la spiegazione. La riporto virgolettata:

"Perchè prima di entrare in scena si grida merda?
Si dice "Tanta merda" o "merda,merda,merda" per portare fortuna ad uno spettacolo.
La spiegazione è semplice: nell'800, quando le automolbili non erano ancora state inventate si andava in carrozza agli spettacoli teatrali e quando lo spettacolo aveva successo, voleva dire che c'era tanta gente, che equivaleva a dire tante carrozze e quindi tanta merda di cavallo all'entrata del teatro."

Semplice, no?

giovedì 10 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Stefano "Franco" Porta



Povercrist: Ti... te sèt?
Franco: Stefano Porta, detto Franco, e sono nato a  Cernusco il 29/05/1952.
P: Va ben: ma cume te se vestiset?
F: Io interpreto la svampita Natalina, e trovo che sia il mio ruolo ideale, perchè tutti dicono che le somiglio proprio. E' un complimento? 
P. Fa tì.... 
F. E poi faccio i ruoli di ballerina in tutti i balletti dello spettacolo.
P: Ussignur! Come l'é che te sèt finiì chì?
F: La passione diciamo che mi è scattata quando una sera sono andato a teatro a vedere Roberto (Bortolani). Era la prima volta, anche se ci conoscevamo già da tempo: da allora ho iniziato a fare parti da tecnico - davo qualche aiuto - e ghignavo dietro alle scene. Poi, una sera, mancava un attore, e così... è cominciata l'avventura.
P: Ah, ne mancava vun, neh? Che pecaà... Quand l'è stada questa toa prima voelta?
F. Tanti anni fa, credo fosse il 2004, almeno tre spettacoli fa...
P: E cume l'è stada?
F: Ah, ero proprio una mummia vivente: cioè un po' legato sia nei movimenti che anche nel parlare... ma nello stesso tempo è stato molto bello!
P: E ades ti te vèt a Milan: cosa l'è che te se spetet da sta storia noeva?
F: A Milano noi troveremo una grande occasione per rilanciare il nostro gruppo: sarò una grande serata.
P: Occhei, grassie, Franco, o Stefano: se vedum a Milàn!

mercoledì 9 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Adriano Palma


Povercrist: E ti, chi te sarisèt?
Adriano: Adriano Palma, e sono nato a Monza il 28 Febbraio 1965.
P: Va ben, ma ti 'CHI' te sèt?
A: Ah, chi interpreto: i miei personaggi sono il ladro tamarro nella scena del motorino, la bambina stordita nella scena del Trentino e poi ruoli di ballerino/ballerina in tutti i balletti dello spettacolo.
P: Come l'é che te sèt finiì chì a faa 'l stupid?
A: Allora, mia moglie è cernuschese e conosceva Maurizio Maratea (uno dei registi) già da tempo, perchè frequentavano gli stessi ambienti parrocchiali.Circa 14/15 anni fa, sposi novelli, incrociammo Maurizio per le strade di Cernusco e subito la mia “verve” lo colpì e così mi invitò a provare a recitare per uno spettacolo che stava preparando. O forse è meglio dire che si trovava a corto di attori... :)
P: Eccola: l'è propii meij dì' inscì. Quand l'è stada la toa prima voelta?
A. Non me la ricordo nemmeno più...
P: Te voeret dì' un quaei cos d'alter, o la finisum chi?
A: No, chiudiamo con qualcosa di serio: anche se nei vari spettacoli a cui ho partecipato non ho mai avuto parti rilevanti, devo riconoscere che per me il teatro è vita; è un modo per uscire dalla quotidianità, è qualcosa che ti permette di mettere alla prova la tua costanza nell'impegno a svolgere bene la tua parte, qualunque essa sia, affinchè tutto collimi con gli altri attori, i tecnici e la regia, come in un gigantesco puzzle.
P: Ah, va ben, grassie, Adriano. E "in bocca al lupo" per Milàn!

Attori e tecnici: conosciamoli meglio...

Mancano poche settimane al 15 luglio, la data del grande evento al Teatro Nuovo di Milano.
Abbiamo pensato che potremmo presentare (una breve auto-presentazione) ciascun membro della compagnia.
Ho così chiesto a tutti, attori e tecnici, di mandare al nostro Blog un breve testo e una foto, per presentarsi.

Qualcuno ha già aderito, e si è messo in gioco, qualcun altro ci sta ancora pensando.

Da oggi però incomincerò a pubblicare i profili che mi sono arrivati: speriamo di riuscire a completarli tutti per... Milano!

State connessi!