martedì 16 novembre 2010

Quattro nuove date

Dopo la lunga cavalcata di Pover Crist in Paradis, tornano a grande richiesta le nostre donne con uno spettacolo aggiornato.
Non è ancora stato deciso il titolo, ma già si sanno le date:
2 aprile 2011 - Canzo
9 Aprile 2001 - Cesano Maderno
10 Aprile 2011 - Cesano Maderno (replica)
6 Maggio 2011 - Melzo
Appena avremo nuove informazioni, ve le comunicheremo.
Per il momento NOI stiamo divertendoci un mondo alle prove....

lunedì 6 settembre 2010

Stralci del piccolo diario di una grande avventura


(riportiamo dal Mensile 'Voce Amica', del Settembre 2010)

Stralci del piccolo diario di una grande avventura

Emozione e grande soddisfazione per Teresa, Mabilia e tutto il Gruppo della Martesana Due, premiati al Teatro Nuovo di Milano.

Il gran giorno è ormai arrivato.
Giovedì 15 luglio di prima mattina ci troviamo tutti alla stazione metropolitana di Cernusco, per andare in Piazza San Babila. Maurizo sta leggendo Il Giorno, che in sesta pagina riporta un bell'articolo sulla nostra Compagnia e sulla serata imminente.
Durante il viaggio ci scambiamo le solite battute, ma si vede che le risate sono innaturali, un po' forzate. Tutti siamo un po' tesi.
Il programma prevede prova dei balletti, prova dei microfoni e delle luci, e infine prova dei balletti e insieme delle luci: se tutto funziona, si riposa, altrimenti Paolo sventola lo spettro delle prove ad altranza...
Alle 13.30, qualcuno di noi rientra a casa a riposarsi, altri invece decidono di restare in teatro.
Ci troviamo tutti - attori, truccatrici, sarte, tecnici e fotografi - alle 19.00 nei camerini del teatro, pronti per... mangiare un boccone.
L'ansia è ormai ai massimi, e ciascuno la tratta come riesce: qualcuno scatta di nervosismo, altri hanno assunto dei leggeri farmaci rilassanti, altri ancora fanno finta di non averne proprio, assumendo un atteggiamento distaccato, quasi snob. Non è improbabile girare per i camerini e vedere questo o quell'attore da solo, imbambolato a guardare il nulla, quasi in trance. L'ansia è molto positiva, se poi si riesce a trasformare al momento opportuno in energie nervose, in adrenalina; l'ansia ci deve essere, anzi, guai se non ci fosse, ma deve restare sotto controllo.
E così siamo schierati dietro al sipario, pronti per il primo balletto, pronti per il colpo nello stomaco che la platea del Nuovo ci darà tra qualche minuto: e' il momento più agognato: mi guardo intorno e vedo i miei compagni tesi e concentrati.
E mentre ci confortiamo a vicenda nel buio rassicurante, partono le prime note...
...poi la macchina del fumo inizia la sua opera discreta...
...poi scorre il sipario...
E siamo in ballo, il cuore a 4000 all'ora...

Dopo i primi due balletti arrivano generosi i primi scroscianti applausi; usciamo e ci guardiamo gli uni in faccia con gli altri: non poteva andare meglio! E l'ansia adesso dove è più? E' tutta adrenalina, ora!
E durerà fino alla fine.
Non sappiamo ancora se vinceremo qualcosa, ma continuo a ripetermelo: io ho già vinto, perchè questa emozione non la scorderò più! Ci hanno tributato 10 minuti di applausi al termine dello spettacolo, e io non me ne ricordo tanti così...
E dobbiamo qui ringraziare i tanti cernuschesi che quella sera ci sono venuti a vedere, ad applaudire, a sostenere!
 
Andiamo domenica sera sereni alla premiazione.
L'annunciatore spiega che sono 13 le categorie premiate: migliori coreografie, scenografie, regia, costumi, opera dialettale, opera musicale, opera di prosa, attore, attrice e spettacolo; inoltre 'biglietto d'oro', 'premio simpatia' (gli SMS) e 'premio speciale del teatro'. Le prime dieci categorie hanno le nominations, le ultime tre sono individuali.
Veniamo nominati per i costumi, dove ci piazziamo ad un prestigioso terzo posto;  ci aggiudichiamo poi il premio come miglior compagnia dialettale (sponsor la Regione Lombardia), con Paolo e Maurizio che si recano sul palcoscenico a ritirarlo, un po' commossi.
Ma alla fine a sorpresa arriva anche  la nomination per il migliore attore: al terzo posto viene premiato Maurizio Maratea, la nostra 'Teresa'.
Grandissima la gioia di Maurizio e di tutti noi, che non ci aspettavamo davvero un riconoscimento così importante.
La nostra avventura finisce così: i 'grandi' ci hanno giudicati, ed è stato un giudizio vero, per qualche verso un po' duro. Siamo "bravini", ma abbiamo ancora della strada da percorrere e delle cose da imparare, anche se la nostra ambizione non è certo quella di fare teatro professionale. Ne esce bene sia il comparto costumi (sarte e costumiste in testa) sia il nostro Maurizio, che vede premiata la sua grande abilità di rappresentazione del personaggio. Veniamo confermati nella nostra convinzione di essere ad un ottimo livello di teatro dialettale (il migliore della rassegna).

Ed ora... c'è un nuovo copione da leggere, studiare, interpretare, ottimizzare e mettere in scena!
Addio, Pover Crist! Sei stato bello e famoso; ora però il tempo avanza inesorabile, ed arriva anche per te l'ora del felice ricordo.

lunedì 19 luglio 2010

18 Luglio: la premiazione.

Passata la fase ansiogena/adrenalinica, andiamo sereni alla premiazione.

Ci troviamo alle nove nel foyer, tutti bellissimi e rilassati, le nostre mogli splendide nei loro vestitini e tutte con il tacco alto; ci sono tutte le altre compagnie, e tutti insieme fremiamo davanti alle porte ancora chiuse della sala.
Finalmente, dopo aver visto passare tavoli e inservienti, alle 21.30 aprono le porte, e tutti sciamiamo all'interno del teatro.
Alcuni tra noi avevano azzardato delle ipotesi, molti avevano anche sognato un risultato clamoroso, tutti si sforzano di restare con i piedi per terra: siamo comunque una compagnia amatoriale, con un budget di produzione molto limitato, e per di più alla sua prima apparizione in un teatro importante ed in una competizione 'seria'. Prova ne è la grande ansia della sera dello spettacolo: in effetti era un debutto...
Ma tenere i piedi per terra in una serata come questa non è cosa facile.
L'annunciatore spiega che sono 13 le categorie premiate: migliori coreografie, scenografie, regia, costumi, opera dialettale, opera musicale, opera di prosa, attore, attrice e spettacolo; inoltre 'biglietto d'oro', 'premio simpatia' (gli SMS) e 'premio speciale del teatro'. Le prime dieci categorie hanno le nominations, le ultime tre sono individuali.
Veniamo nominati per i costumi, dove ci piazziamo ad un prestigioso terzo posto; non entriamo in nomination nè per le coreografie (c'erano ben 4 musical, e la nostra rivista, pur piacevole, non poteva competere con opere totalmente votate al ballo...) nè per le scenografie (e qui forse un po' di rammarico ci resta, con ben 6-sei cambi di scena, ci aspettavamo qualcosa in più).
Poi il momento più atteso: ci aggiudichiamo il premio come miglior compagnia dialettale (sponsor la Regione Lombardia), con Paolo e Maurizio che si recano sul palcoscenico a ritirarlo, un po' commossi.
Pensiamo che la cosa sia terminata per noi (vacanze romane, mama mia e a qualcuno piace caldo stanno facendo man bassa di premi, evidentemente erano ben meglio di noi, e nemmeno alla loro prima apparizione...), quando c'è la nomination per il migliore attore: e qui la grande sorpresa, perchè al terzo posto viene premiato Maurizio Maratea, la nostra 'Teresa'.
Grandissima la gioia di Maurizio e di tutti noi, che non ci aspettavamo davvero un riconoscimento così importante.
Perdiamo di misura il 'biglietto d'oro', che va a 'mama mia', ed anche il 'premio simpatia', che viene assegnato a 'Filomena Marturano' con 202 sms/preferenze.
La serata scorre poi naturalmente verso la fine, con le premiazioni della compagnia migliore. Per la cronaca, vince "A qualcuno piace caldo", messa in scena dal 'Piccolo Teatro del Garda'.

La nostra avventura finisce così: i 'grandi' ci hanno giudicati, ed è stato un giudizio vero, per qualche verso un po' duro. Siamo bravini, ma abbiamo ancora della strada da percorrere e delle cose da imparare, anche se la nostra ambizione non è certo quella di fare teatro professionale. Ne esce bene sia il comparto costumi (sarte e costumiste in testa) sia il nostro Maurizio, che vede premiata la sua grande abilità di rappresentazione del personaggio. Veniamo confermati nella nostra convinzione di essere ad un ottimo livello di teatro dialettale (il migliore della rassegna): il segmento (direbbe il marketing) è di nicchia, ma nella nicchia siamo leader...

Ed ora... c'è un nuovo copione da leggere, studiare, interpretare, ottimizzare e mettere in scena!

Addio, Pover Crist! Sei stato bello e famoso; ora però il tempo avanza inesorabile, ed arriva anche per te l'ora del felice ricordo.

sabato 17 luglio 2010

15 luglio: arriva la sera più lunga.


La grande notte era ormai alle porte.
Ci troviamo tutti - attori, truccatrici, sarte, tecnici e fotografi - alle 19.00 nei camerini del teatro, pronti per... mangiare un boccone.
L'ansia è ormai ai massimi, e ciascuno la tratta come riesce: qualcuno scatta di nervosismo, altri hanno assunto dei leggeri farmaci rilassanti, altri ancora fanno finta di non averne proprio, assumendo un atteggiamento distaccato, quasi snob. Non è improbabile girare per i camerini e vedere questo o quell'attore da solo, imbambolato a guardare il nulla, quasi in trance.
L'ansia è molto positiva, se poi si riesce a trasformare al momento opportuno in energie nervose, in adrenalina; l'ansia ci deve essere, anzi, guai se non ci fosse, ma deve restare sotto controllo.
I fotografi impazzano nei camerini, attenti a non dimenticare nessuno. Andiamo all'happy hour organizzato nei locali bar del teatro, ma sono davvero pochi gli attori che riescono a ingollare qualcosa.
Paolo tenta di alleggerire la tensione, dicendo:
"Fate come me: io non sono teso, penso a divertirmi, perchè difficilmente mi capiterà un'altra occasione come questa, e me la voglio godere."
Lodevole, ma pochi riescono a seguire il suo consiglio; invece la risposta più gettonata è quella relativa al percorso più breve verso la toilette. La domanda (e le motivazioni "retrostanti") ve la lascio immaginare...
Sempre in mezzo a mille scatti di obiettivi volutamente indiscretii, ci cambiamo, e di colpo dai diffusori interni del teatro giunge inaspettata un annuncio: "La mezza!"
Tutti ci guardiamo stupiti, poi qualcuno capisce: sono le 20.15, e manca solo mezzora all'inizio dello spettacolo. Ci mancava davvero questo scandire il tempo rimanente: la voce ci farà compagnia anche 15 minuti prima e infine 5 minuti prima...
E così siamo schierati dietro al sipario, pronti per il primo balletto, pronti per il colpo nello stomaco che la platea del Nuovo ci darà tra qualche minuto: circolano voci incontrollate, la platea è piena, il teatro è quasi esaurito, no no forse 700 persone su 1000...
E poi ancora: c'è in sala anche la Sandra (Musazzi, la figlia del famoso Felice Musazzi, ndr), c'è anche Antonio Provasio (la vera Teresa, ndr), anzi, ci sono tutti i Legnanesi, no solo qualcuno, sono venuti a vederci....
E' il momento più agognato: mi guardo intorno e vedo i miei compagni tesi e concentrati.
"Forza ragazzi" dice qualcuno.
"MerdaMerdaMerda!" risponde un altro.
"Siamo prontissimi: adesso la facciamo vedere noi a quelli là fuori..."
"MerdaMerdaMerda!!!"
"Concentràti, forza!"
E mentre ci confortiamo a vicenda così nel buio rassicurante, partono le prime note...
...poi la macchina del fumo inizia la sua opera discreta...
...poi scorre il sipario...
Dico: "Partiamo con la destra..." si accendono le luci.. "Ora!"
E siamo in ballo, il cuore a 4000 all'ora...

Dopo i primi due balletti (che -per inciso- sono andati splendidamente) arrivano generosi i primi scroscianti applausi; usciamo e ci guardiamo gli uni in faccia con gli altri: non poteva andare meglio! E l'ansia adesso dove è più? E' tutta adrenalina, ora!
E durerà fino alla fine.

Non so se vinceremo qualcosa, ma continuo a ripetermelo: io ho già vinto, perchè questa emozione non la scorderò più! Ci hanno tributato 10 minuti di applausi al termine dello spettacolo, e io non me ne ricordo tanti così...

Grazie, Milano. Grazie Teatro Nuovo! Grazie, amici tutti della Compagnia.
Comunque ci votino, abbiamo dimostrato di essere dei grandi!
Tutti, dal primo attore al più oscuro dei tecnici.

venerdì 16 luglio 2010

15 luglio: la mattina delle ultime prove.

Il gran giorno è ormai arrivato.
Giovedì di prima mattina ci troviamo tutti alla stazione metropolitana di Cernusco, per andare in Piazza San Babila. Maurizo sta leggendo Il Giorno, che in 6° pagina riporta un bell'articolo (quattro colonne, con una foto a colori 10x15) sulla nostra Compagnia e sulla serata imminente.
Durante il viaggio ci scambiamo le solite battute, ma si vede che le risate e le occhiate alle ragazze sono innaturali, un po' forzate. Tutti siamo un po' tesi.
Il programma prevede prova dei balletti, prova dei microfoni e delle luci, e infine prova dei balletti e insieme delle luci: se tutto funziona, si riposa, altrimenti Paolo sventola lo spettro delle prove ad altranza... Le nostre mogli e compagne ancora non sono in teatro: arriveranno solo verso sera...
Partiamo con i balletti, ma la prima salva di prove è tragica: anche chi di solito se la cava (come me modestamente) inanella una serie di svarioni imperdonabili. La concentrazione è forse troppa, forse ancora troppo poca, fatto sta che Paolo ed i tecnici optano per segnare sul palcoscenico dei punti di riferimento per le posizioni di partenza e di arrivo.
Così parte la seconda salva di prove: sarà perchè 'repetita juvant', sarà perchè il terrore delle prove ad altranza spaventa un po' tutti, ma le cose vanno un po' meglio. Invece la tensione va a gonfie vele: incominciano a vedersi i primi scazzi, prontamente ricuciti e sedati da chi magari riesce a rimanere più padrone dei suoi nervi.
Piccola pausa, con prova luci e microfoni: la tebìnsione si stempera, perchè la sessione di prova microfoni richiede la presenza sul palco di due o tre attori che recitano la loro parte: occasione ghiotta per sparare le più grandi cazz...cavolate, ed abbassare il livello di agitazione con qualche sana risata collettiva.
"proviamo il microfono del 7" dice il tecnico audio.

"uno due tre prova" risponde l'attore.

"mi sa che ce l'hai corto" commenta il tecnico audio, riferendosi al supporto regolabile del microfono. "

Lo sapevamo già tutti" commenta impertinente una voce in sala, tra fragorose risate liberatorie...
oppure ...
"tu, prova a parlare nelle vicinanze deltopo (un piccolo microfono piatto da appoggio al terreno, ndr)" chiede sempre il tecnico audio. 

"Nel bel mezzo del cammin di nostra vita..." recita l'attore. 

"Ascolta, devi spingere di più" commenta il tecnico audio. 

"Glielo dice sempre anche sua moglie" gli fa eco un'altra voce in platea, mdentre gli altri sghignazzano catarticamente...

"ma tu te le cerchi" dico al tecnico audio. 

"Gliela ho servita su un piatto d'argento..." mi risponde lui scuotendo la testa...
Facciamo così l'ultima prova, balletti e luci insieme: e va tutto perfetto. Ho quasi paura: bene così non è mai andata; speriamo di fare bene anche in serata.
All'inizio dell'ultimo balletto, Nilo mi dice: "Vorrei già essere arrivato a quando stasera balleremo questo Gran Finale: significherebbe che tutto è finito ed è andato bene!" Come sono d'accordo...
Così, alle 13.30, qualcuno di noi rientra a casa a riposarsi, altri invece decidono di restare in teatro.
Ci si rivrìedrà solo alle 19.00, con le mogli.
La lunga notte del nostro gruppo sta per iniziare...

giovedì 15 luglio 2010

Di giorno in giacca e cravatta, sul palco «sciure» da ridere .


(riportiamo dal quotidiano "Il Giorno" del 15 Luglio 2010)
Di giorno in giacca e cravatta, sul palco «sciure» da ridere .
Un duo cernuschese debutta al Teatro Nuovo. Rigorosamente in meneghino

di LUIGI FRIGOLI - CERNUSCO SUL NAVIGUO ­

CALCARE il prestigioso palco­scenico del Nuovo di Milano,
nell'ambito della terza edizione del Festival del Teatro Amatoria­le in programma fino al prossimo 18 luglio. Davvero una bellissima soddisfazione per chi ha iniziato a recitare quasi per gioco, oltre 26 anni fa. Anzi, «il coronamento di una carriera già costellata di gran­di soddisfazioni». Parola di Mau­rizio Maratea, 49 anni, e Paolo Cambiaghi, 46, cemuschesi doc e rispettivamente odontotecnico e direttore di banca. Ma conosciuti da tutti, in città e non solo, come la Teresa e la Mabilia, star del Gruppo Martesana Due. Toglien­dosi camice e cravatta e vestendo i panni delle due pittoresche sciu­re, madre e figlia, hanno portato l'umorismo tipico della tradizio­ne milanese in giro per decine di teatri, riscuotendo ovunque ap­plausi e strappando sorrisi, assie­me ai loro colleghi di compagnia, una quarantina in tutto tra attori 'e tecnici.

Poco più di un hobby, molto meno di una professione comin­ciata alla fine degli anni Settanta, in oratorio, quando Maurizio e Pa­olo, allora giovani educatori al Sa­cer di via Marcelline, si sono tro­vati a dover riempire, durante una recita di bimbi, le pause tra una scenetta e l'altra. «Abbiamo improvvisato e il risultato ha talmente divertito sia noi che il pub­blico, che abbiamo deciso di ripro­varci. Detto fatto. E così di spetta­colo in spettacolo, dallo scherzo son passati quasi trent'anni» ricor­dano. Gli spettacoli? Tutti in dialetto, liberamente ispirati ai testi di Felice Musazzi, patron dei Le­gnanesi. «Ma con le debite distin­zioni», precisano «Anche se l'in­tento è sempre quello di continua­re a tramandare i proverbi e la sag­gezza popolare dei nostri nonni, oltre che di divertire sottolineando in maniera scherzosa i pregi e i difetti dei differenti tipi umani»,

Il grande giorno intanto si avvicina. Il debutto al Nuovo, con la commedia «Pover Crist in Paradis»; è fissato per questa sera con inizio alle 20.30. «Ovviamen­te invitiamo tutti i cernuschesi a venire a vederci e a sostenerci» ricordano Paolo e Maurizio. Già perché il pubblico potrà votare lo spettacolo migliore tra quelli in ­lizza al Festival votando via sms telefonico (320/2043040, codice 52409). Prima di salutarli non pos­siamo non chiedere loro una bat­tuta da parte delle loro alter ego, Teresa e Mabilia. Le quali, per nulla emozionate dall'imminente debutto in piazza San Babila, ci re­galano due proverbi in perfetto stile meneghino: «Sem nasù per patì... patem!». E «I. danée fan daà, ma sensa danèe te fan crepà».

14 luglio: la preparazione.

La grande notte si stava avvicinando.

Avevamo già passato la serata di lunedì a provare e riprovare i balletti, sul (piccolo) palco di una Agorà incandescente. Paolo e Maurizio ci avevano spronato a lungo affinchè mantenessimo una adeguata concentrazione, ma era piuttosto difficile perchè al caldo si aggiungeva una strana crescente agitazione nei ballerini, nesuno escluso.

Poi la serata di martedì abbiamo caricato tutto il materiale (scene, costumi, accessori e le nostre valigie di effetti personali) su due grandi furgoni, ai quali se ne sarebbero aggiunti altri due per i materiali del Service la mattina seguente: quella sera ridevamo e scherzavamo, pensando che la compagnia precedente era stata accreditata di addirittura un intero bilico di materiali... Noi 4 furgoni!

Finalmente arriva mercoledì mattina: la vigilia.

Tutti pronti, chi con i furgoni, chi in metropolitana, abbiamo raggiunto piazza San Babila ed alle 10 abbiamo diligentemente iniziato a scaricare i materiali.

E tutti, nessuno escluso, appena entrati nel backstage del grande teatro milanese, siamo rimasti a bocca aperta...

Enorme spazio posteriore, come non ne abbiamo mai visti prima.

Enorme quantità di camerini: ce ne potevamo prenere forse uno per ciascuno, e ne sarebbero forse rimasti qualcuno libero; e poi c'erano grandi spazi comuni per parrucchieri e costumisti, e gli spazi per le 'prime donne' addirittura dotati di divani e poltrone...

Abbiamo poi optato per prenderci dei camerini contigui: e, tanto per non perdere l'abitudine (o forse per farci un po' più di coraggio a vicenda ricreando una location un po' familiare), abbiamo deciso di stare in due per ciascun camerino. Più stretti ma più uniti.

Io ho subito scelto il numero 13: se doveva essere, che fosse!

L'intera mattina ci è andata per portare le merci nell'interrato del teatro e per sistemare (noi attori) vestiti ed accessori, mentre i tecnici e il Service (audio e luci) montavano rispettivamente scene e fari.

Lo sguardo verso la platea dal palco era mozzafiato: ancora una volta cercavamo di immaginare COME poteva essere vederla tutta piena, e quale emozione avrebbe potuto trasmetterci. Più ce la immaginavamo, più la cosa metteva ansia; ed a mezzogiorno, mentre tornavamo a casa, ognuno di noi sentiva dentro di sè emozioni contrastanti.

C'era una grande attesa, come quella che si percepisce prima di ogni impresa memorabile; e c'era, più o meno nascosta in fondo agli animi, il timore di essere ciascuno di noi proprio l'unica causa di una possibile debacle.

L'appuntamento era per il mattino dopo: le ultime prove...

mercoledì 14 luglio 2010

Meno di 24 ore a Milano!

Mancano meno di 24 ore, e tutto si sta preparando per il grande evento.
Stamattina siamo andati con i tecnici e con il Service (un gruppo di professionisti che faranno il servizio audio e luci) a montare scene e infrastrutture.
Dopo aver iniziato a scaricare i camion (ben 3 in totale...), alcuni di noi si sono trovati sul palco del 'Nuovo'.
Io ero tra questi, e calpestando con un po' di timore reverenziale il legno invecchiato, facendomi largo tra gli scuri e i tendaggi, mi sono affacciato alla bocca del teatro.
In quel momento il sipario era aperto, e mi è apparsa in tutta la sua grandiosità la sala, con le sue 1000 poltroncine.
E' stato un momento magico: mi sono impietrito, mentre immaginavo domani sera come sarebbero state piene e brulicanti di amici, conoscenti e pubblico sconosciuto, tutti lì a cercare un po' di relax e di divertimento.
Mi sono sentito piccolo piccolo di fronte al grande teatro vuoto, ed allora ho detto ai miei compagni: "Proviamo l'attacco del balletto iniziale!"
Canticchiando la musica, ho percorso tutto il palco come farò domani sera, ed ho pensato: "Mamma mia, non finisce più!" Giunto sul bordo, mentre ho assunto la posizione plastica che dà inizio alla coreografia, d'un tratto...
... ho sentito un applauso!
C'era una coppia di ragazzi in sala, che stavano anch'essi gustando - come noi - il bellissimo colpo d'occhio che offre questo teatro.
Noi non li avevamo visti, ma loro sì e ci hanno lasciato fare. Beh, lì per lì mi sono un po' spaventato, ma poi ho pensato che l'episodio potesse essere di buon augurio: il nostro primo passo sul palcoscenico del Nuovo, e già un applauso!
Adrenalina a mille!!!!!!!

Conosciamoli meglio: Michele Perrucci



Povercrist: Mancan domaà un para de dì a vess a Milan, e finalment te sèt rivaà!
Michele: sono Michele Perrucci, ho 54 anni già festeggiati, gli ultimi 12 a Cernusco sul Naviglio.
P: Ah, domaà i' ultim doudes? E prima?
M: Sono nato ad Altamura, ridente cittadina in provincia di Bari e dopo una importante parentesi ad Aprilia nella pianura pontina,dove ho trovato il tempo per conoscere Patrizia, sposarla, aiutarla a metter su due figli.
P: Chi da nounc se "mett su" la caa, non i fioeu...E anca ti te feè l'attur?
M: Io sono un tecnico di scena e spesso all'occorrenza riserva ufficiale,.
P: Se vour dì 'Riserva Ufficiale'?
M: Riserva ufficiale, ovvero per in sei spettacoli ho sostituito attori assenti giustificati.
P: Oh, quindi, ti te sèt un tecnico ma anca un cicinin un attur... Insoma, mès e mès: tecnico e attur, de giò e de chi...Ma un quaj vun de... nurmal ... ghe l'aviì vi'alter?
M: Penso di no. comunque Sono diventato una parte di questa bellissima compagnia circa dieci anni fa ed insieme abbiamo recitato e ballato facendo ridere e divertire tanta gente.
P: Ho capiì... E ti, s'ten diset de Milan?
M: Sarà un successone! E se qualcuno all'ultimo non ce la fa... ghe pensi mi! ...
P: Benone, grassie, Michele. E "in bocca al lupo" per Milàn!
M: Un abbraccio a tutti gli ammiratori dei nostri spettacoli.

venerdì 2 luglio 2010

Conosciamoli meglio: Graziano Baroni


Povercrist: "Cià che femm un'altra intervista..."
Graziano: "Mi chiamo Graziano Baroni , sono nato a Milano il 3 ottobre del 55"
P: "E ti che part te fèt?!?"
G: "In questo spettacolo sono l'Arcangelo Gabriele che ha il compito di cacciare Teresa e Giovanni dal Paradiso Terrestre. Nel secondo tempo, invece, sono il Conte Sigismondi, invaghito della bellissima signorina Mabilia e ospite del medesimo albergo. Tra una cosa e l'altra impersono anche una donna alle terme e il messicano nella rivista."
P: "Nient'alter...? Ma in doue l'è che 't'hann trouà?"
G: "Ho iniziato per caso come tecnico di scena nel lontano 2001 . Un giorno Adriano (Palma), altro attore del gruppo , non ha potuto recitare causa influenza ed hanno chiesto a me di sostituirlo! Esperienza fantastica!"
P: "Ah, anca tì per caso..."
G: "Nello spettacolo successivo mi sono ritrovato con il copione in mano ed eccomi qui . Non avrei mai pensato di arrivare a mettere i piedi sul palcoscenico del " Nuovo " a Milano..."
P: "Eh, già: e adess andiì a Milan..."
G. "Sai cosa mi aspetto da quella serata? Che la Compagnia dia il massimo, che ci divertiamo tutti e che le nostre bravissime sarte vincano il premio per i migliori costumi: pechè se lo meritano ..."
P: "Ben, te l'auguri anca mi..."
G: "Ciao e grazie a tutti: e mi raccomando, venite a Milano!"

martedì 29 giugno 2010

Teresa e Mabilia, dall'oratorio al Teatro Nuovo


(riportiamo dal Settimanale 'In Folio', del 01-07-10)

Maurizio Maratea e Paolo Cambiaghi, assieme al Gruppo della Martesana Due, alla ribalta nel capoluogo
Teresa e Mabilia, dall'oratorio al Teatro Nuovo
Lo spettacolo in dialetto "Pover Crist in Paradis" conquista il prestigioso palcoscenico di piazza San Babila

Calcare il prestigioso palcoscenico del Nuovo di Milano, nell' ambito della terza edizione del Festival del Teatro Amatoriale in pro­gramma da oggi fino al 18 luglio. Una bella soddisfazione per chi ha iniziato a recitare quasi per gioco, oltre 26 anni fa. Anzi, «il co­ronamento di una carriera già costellata di grandi soddisfazioni». Parola di Maurizio Ma­ratea, 49 anni, e Paolo Cambiaghi, 46, cemuschesi doc e rispettivamente dentista e direttore di banca. Ma conosciuti da tutti come la Teresa e la Mabilia, star del Gruppo Martesana Due.
To­gliendosi camice e cravatta e vestendo i pan­ni delle due pittoresche sciure, madre e fi­glia, hanno portato l'umorismo tipico della tradizione meneghina in giro per decine di teatri, riscuotendo ovunque applausi, assieme ai loro colleghi di compagnia, una quarantina in tutto tra attori e tecnici. Poco più di un hobby, molto meno di una professione co­minciata alla fine degli anni '70, in oratorio, quando Maurizio e Paolo, allora giovani edu­catori al Sacer, si sono trovati a dover riem­pire, durante una recita di bimbi, le pause tra una scenetta e l'altra. «Abbiamo improv­visato e il risultato ha talmente divertito sia noi che il pubblico, che abbiamo deciso di riprovarci. Detto fatto. E dallo scherzo son passati quasi trent'anni» ricordano. Gli spet­tacoli? Tutti in dialetto, liberamente ispirati ai testi di Felice Musazzi, patron dei Legnanesi. «Ma con le debite distinzioni» precisano. Il grande giorno intanto si avvicina. Il debutto al Nuovo, con la com­media "Pover Crist in Paradis", è fissato per il 15 luglio, alle ore 20.45. «Invi­tiamo tutti i cernuschesi a venire a vederci e a sostenerci» ricordano Paolo e Maurizio. Già perché il pubblico potrà votare lo spettacolo migliore tra quelli in lizza al Festival votando via sms. Prima di salutarli non possiamo non chiedere loro una battuta da parte di Teresa e Mabilia. Che ci regalano due proverbi: «Sem nasù per patì... patem!». E «I danée fan daà, ma sensa danèe te fan crepà».

lunedì 28 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Roberto Bortolani

Povercrist: "Uella, va che bell'umett tucc bianc che g'emm chi!"
Roberto: "Ciao a tutti sono Roberto Bortolani, e sono nato a Milano (mi pare...) il 17 dicembre 1955 (forse...)"
P: "Ah... te par... forsi.. Andemm ben!"
R: "Vuoi sapere come sono finito qui, in questa compagnia qui così?"
P: "No!"
R:" Ed io te lo dico istesso! Pensa che sono entrato nel gruppo per caso, contattato dalla Teresa (Maurizio Maratea), ma rimasto incredulo della mia decisione presa su due piedi sul sagrato della chiesa San Giuseppe Lavoratore!"
P: "T'eri dì de no. Va avanti, va'.."
R: "Sì, e sono entrato con molta voglia di fare. Dopo un anno di gavetta, Maurizio e Paolo mi hanno dato l'opportunità di interpretare ...il personaggio della Chetta, eterna rivale della Famiglia Colombo e in particolare della Teresa. Il posto era stato lasciato libero da quel mostro di interpretazione dell'Alberto Tagliafierro, ed io spero di aver interpretato in modo esaudiente il personaggio."
P: "Te vourerèt dì 'esemplare'..."
R. "No, No! Esaudiente! Comunque mi sono sempre divertito, anche se a volte poteva essere faticoso correre fuori dal lavoro per poter arrivare a recitare; comunque ringrazio tutta la compagnia perchè sono dei compagni di gioco favolosi! E ringrazio anche tutti i tecnici e le truccatrici per gli sforzi che a ogni spettacolo fanno per fare in modo che tutto fili liscio."
P: "Pora gent! Cun't quej come tì, la sarà una fabrica del Domm..."
R: "Spero di non avervi tediato ma non avendolo mai detto ad ognuno di persona, mi è sembrato questo il miglior modo di farlo: in pubblico."
P: "Ohè, e adess in doue te vèt?"
R: "Ciao a tutti, ci vediamo a Milano!"
P: "Ossignur..."

venerdì 25 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Maurizio Maratea


Povercrist: "Buondì, bell'omett. Chi l'è che te sèt ti?"
Maurizio: "Cume la saria a' dì: Chi l'è che te sèt ti? Te me cognuset noo?"
P: "Usti cane, che figura de ciodd! Gh'emm chi 'l capo!"
M: "E va bene mi sono convinto a scrivere anch'io qualcosa di questa bellissima e affiatatissima compagnia di amici. Sono Maurizio Maratea, alias "la Teresa della Martesana ", ho quasi cinquant'anni e..."
P: "Ah, te set propri vegett..."
M: "Tas! Tas, e parla nò! Dicevo... da trent'anni vesto i panni di questa donna tremenda ma nello stesso tempo umile e modesta, pronta a prendere dalla vita rogne fastidi e dispiaceri. In questi anni ho potuto notare con quanto entusiasmo la compagnia ha lavorato intorno a questo grosso impegno che e' il teatro e devo dire pubblicamente a tutti : GRAZIE GRAZIE. perche' senza ognuno di voi non saremmo riusciti ad arrivare dove siamo arrivati."
P: "E in due l'è che sariset rivaà vi'alter..?"
M: "Varda che te roli, neh! Tas, ch'el vegn fora la nebia da la buca... Stavo dicendo: quante serate di prove abbiamo passato e quante ne dovremo ancora passare... Ma la voglia di esibirsi davanti a tanta gente abbatte ogni stanchezza e - come dice sempre qualcuno - : sara' sempre il solito trionfo."
P: "Te intendet a Milan?"
M: "Sì. Dopo tanti anni siamo arrivati a un traguardo inaspettato: recitare al TEATRO NUOVO DI MILANO. Qui potremo esibirci ed essere nello stesso tempo giudicati da una giuria di pofessionisti: stavolta sapremo realmente come è valutato il nostro livello di preparazione artistica. E -vada come vada - su quel palcoscenico dopo il grande Felice Musazzi (la vera e unica Teresa) ci siamo esibiti anche noi con la nostra TERESA DELLA MARTESANA."
P: "Ah, ciula! Mi-ca-co-ti-che, neh?"
M: "Tas! Fa'l brav' bagaij! Allora, grazie ancora a tutti e

a Milano il 15 luglio, alle ore 20.45, ci devi essere anche tu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 21 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Mauro Ferri


Povercrist: Buondì sciur! Lù l'è...?
Mauro: (strappando il microfono all'intervistatore) Eccomi quì a raccontare chi sono e cosa faccio nel gruppo. 
Non è stata una decisione facile, del resto lo sanno tutti che sono alquanto timido e per nulla esibizionista.
Chi sono? Mi chiamo Mauro Ferri e ho visto la luce nel giugno del 1969 ( il 21 per la precisione), anno fantastico...e non per quello che pensate ma per l' emozionante conquista della luna.
Chi interpreto? Beh sono sicuramente il cantante (??) del gruppo. Ho ricoperto negli anni i ruoli più disparati; dalla donna in stato interessante alla mutua, al gigolò che insidia una bellezza abbagliante come la Chetta, dalla nonnina emigrante in partenza per le americhe ad una delle sorelle della Teresa. Via via fino ad arrivare a questo spettacolo dove interpreto una contessa in vacanza alle terme (i fanghi, i fanghi per il viiiisoooo!!!), ed un cow-boy americano col pallino della lingua italiana in vacanza nel Trentino. Poi naturalmente sono uno dei ballerini, non per niente soprannominato GARRISON.
Come è cominciato tutto? Se la memoria non mi inganna, galeotto fu il materasso. Correva l'anno 1992 e il mio lavoro del momento mi portò a conoscere Maurizio. Feci una dimostrazione per la vendita di un materasso in lana merinos proprio a casa della Teresa.
La vendita andò bene e...li cominciò la mia carriera teatrale.
Uno dei momenti che più mi piace ricordare con estrema emozione è la canzone "gira la vita". In quella canzone da me interpretata mi presentavo sul palco con un bambino stile "piccole canaglie". Beh quel bambino è mio figlio e per la prima volta calcava le scene in uno spettacolo di Teresa e Mabilia. L'emozione era grandissima, si entrava dal fondo della platea con l'occhio di bue puntato su di noi, mano nella mano e a piccoli passi si arrivava sul palco dove un violinista tzigano intonava le note della canzone. Sinceramente (ma forse sono di parte) era da pelle d'oca.
Cosa mi aspetto da Milano? Mi aspetto una serata esaltante, con un pubblico fantastico. Mi aspetto una performance all'altezza della situazione e del teatro che ci ospita. Mi aspetto, ma ne sono sicuro, di conservare un ricordo indelebile della serata e dei visi di tutti i partecipanti. Attori, tecnici, mogli e truccatrici, costumiste e coreografa, tutti, nessuno escluso.
P: Ohè, te' diì tucc ti... Ma mi sunt chi a faà cusè?!?
M: Boh... Grazie e ciao!

sabato 19 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Giorgio Albertazzi


Povercrist: Ohè, bel'omm! Chi l'è che te sèt?
Giorgio: Ciao, sono Giorgio Albertazzi (sì come l'attore, uffa!!), nato a Milano il 30 Giugno 1962 (classe di ferro!!) .
P: Ma varda che bel nom che te ghet! E anca ti te sariset un attur?
G: Per fortuna in questo spettacolo, ma anche nel precedente, non ho molto tempo per annoiarmi perchè mi hanno "rifilato" parecchi personaggi (es.Baronessa, Popolana..), ma quello che mi dà più soddisfazione (e suscita un poco di invidia anche da parte di qualche "collega" della compagnia) è la Coniglietta!! Un misto di sensualità e provocazione, due ingredienti esplosivi!! Qualcuno dice che sono "inguardabile" ma sono i soliti invidiosi...
P: Eh, già, hinn' invidiuss...E come l'é che t'hann menaà chì?
G: Per caso 5 anni fa, tutta colpa di Paolo (Cambiaghi) che mi ha detto "ci manca uno per la compagnia, vuoi provare?"..e da lì è inziato tutto.
P: E quand l'è stada la toa prima volta?
G: Non sono molto bravo con le date ma ricordo che è successo tutto molto in fretta, tra prove dei balletti, la piccola parte di recitato che avevo e il fatto di capire cosa stessi facendo...TAC... e mi sono ritrovato sul palco per la prima volta nella mia vita!!
P: Con't un nom inscì, la prima la sarà stata belissima...
G: Mi ricordo che la prima sera non ero nervoso: molto di più!!! E' difficile spiegare la sensazione che provi la prima volta che ti trovi li sul palco e pensi che tutti stiano guardando solo te!! Che brividi!
P: E adess andiì tucc a Milan...
G: Sì, adesso tutti a Milano per divertirci ed entrare nella storia!!!
P: Esageraà! Ad ogni modo, Giorgio, grassie e "in bocca al lupo" per Milàn!

venerdì 18 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Massimo Nava


Povercrist: Uhè, ma chì 'a vegnen fora com'i func! E ti?
Massimo: ciao sono Massimo Nava e sono nato a Cernusco s/N il 25.10.1963.
P: Vah che bel fioeu! Te set anca ti un attur?
M: No, il mio ruolo nella compagnia è tecnico di palco, ovvero addetto al cambio scenografie, tele, oggetti etc. etc.
P: Ah, aloura ti te lavouret... E come l'é che te set finiì chì?
M: Per la mia presenza in compagnia devo ringraziare Giorgio (Astori) mio vicino di casa, anche se ovviamente conoscevo anche tutti gli altri: servivano rinforzi e mi sono messo a disposizione. Io faccio parte di questo gruppo dal 2002, al tempo si portava in scena la commedia "un due tre ciapel chel ghe'", il mio esordio è stato a Carugate sotto la neve, quando di dice chi ben comincia.....
P: L'è vera, neh? Te gh'et un quai bel ricord de cuntà su?
M: In questi anni ci sarebbero mille aneddoti da raccontare, ma una particolarità che mi contraddistingue è quella di fare estemporanee entrate in scena, tra lo stupore degli attori che non hanno nemmeno il tempo di realizzare quello che sta succedendo: insomma, un po' di sana goliardia....
P: Ho capiì, vi'alter ve se divertitet la dedrè, eh? E ti, se te penset de Milan?
M: Credo che la nostra partecipazione al concorso amatoriale al Teatro Nuovo di Milano sia il giusto coronamento all'impegno che questo gruppo di amici, da più di 25 anni, sta portando avanti.
P: Uella, te capiì? Grassie Max. E "in bocca al lupo" per Milàn!
M: Ciao a tutti!

giovedì 17 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Nilo Giacomelli


Povercrist: Uella, ghe n'emm chì un alter!
Nilo: sono Nilo Giacomelli, e sono nato a Sarzana (SP) il 3 gennaio 1949.
P: E ti che gener d'attur te sèt?
N: Io faccio solo ed esclusivamente ruoli maschili (non voglio rinunciare ai miei baffi).
P: Oh, ne cognusi mi de' donn cun't i baff...E come l'é che te se trovet chi?
N: Beh, in compagnia ci sono da circa 10 anni. Dopo un anno di apprendistato tuttofare, è arrivata la mia grande occasione: il ruolo del RE Sole!!!!!!
P: Dai, conta su, conta su...
N: Che emozione la sera della prima all'Agorà di Cernusco. Non dimenticherò mai l'attimo prima dell'entrata in scena: panico totale e completo, salivazione azzerata... e le scale da scendere… e poi come dice la canzone " fu come scendere in fondo al mare, finché l'applauso non svanì ".
P: Bestia, che roba! E se te penset ti de questa roba chì a Milan?
N: Il solo fatto di esserci è già un successo. Spero che Milano mi faccia riprovare la stessa sensazione della mia prima : fu adrenalina pura. Ciao ed un grosso in bocca al lupo a tutti.
P: Aloura, grassie, Nilo. E per Milàn, "Merda Merda Merda!", come te disèt ti!
N: Merda! Merda! Merda!

mercoledì 16 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Marco Rolla

Marco: Ohè, ciao!
Povercrist: Chi l'è?!
M: sono Marco Rolla, e sono nato a Cernusco nel 1966.
P: Oh, che stremisi ch'ho ciapaà!
M: Io sono un attore dal 1993, e faccio per lo più comparse e personaggi caratteristici.
P: Te se chi da semper, insoma.
M: Sì, sono uno dei primi e non mi ricordo nemmeno in che modo è iniziata questa passione.
P: 'Demm, raconta su un poeu: i toò personagg...
M: Mi piace inventare il personaggio che mi viene assegnato. In "Pover crist in paradis" sono il ladro che ruba il motorino, faccio il cameriere nelle terme, sono anche il camerire nella scena del trentino e alla fine sono la guarda svizzera; e poi ballo. E canto anche.
P: Ah, ho capiì. E ti cosa te penset de Milan?
M: Milano: sarà un successo! E adesso un saluto a tutti!
P: Grassie, Marco: "in bocca al lupo" anch'a ti per Milàn!

martedì 15 giugno 2010

LA TERESA A MILANO AL TEATRO NUOVO!!!

Lo avevamo scritto nei numeri precedenti di Voce Amica e la notizia circola già da un po' nei nostri ambienti; ora possiamo confermarlo: il " Gruppo della Martesana " con la commedia Pover Crist in Paradis è
stato selezionato per partecipare al concorso delle compagnie amatoriali organizzato dal Teatro Nuovo di Milano.
Saranno complessivamente 10 le compagnie che si sfideranno sul palcoscenico del teatro – simbolo della storica compagnia dei Legnanesi di Felice Musazzi, di cui il nostro gruppo da ormai 27 anni ne ricalca le scene.
I vincitori del concorso avranno un contratto per rappresentare per una settimana la propria commedia durante la stagione 2010 – 2011 del Teatro Nuovo.
L'appuntamento è fissato per il 15 luglio prossimo con inizio spettacolo alle ore 20.45.
I biglietti sono in vendita presso gli " AMICI DEL TEMPO LIBERO " al prezzo di 20 euro l'uno, comprensivo del servizio pullman di andata e ritorno, con partenza alle ore 19.45 dal parcheggio di via Marcelline.
Grandissima la soddisfazione di Maurizio e Paolo e di tutta la compagnia; inimmaginabile questo risultato ricordando il debutto di 27 anni fa nel teatrino di Via Briantea con presente proprio Felice Musazzi ( e qualcuno di noi forse può dire: c'ero anch'io!! ) che voleva essere più che altro un gioco.
Tanto divertimento e tanta fatica sono passati da allora e adesso un momento che, comunque vada a finire, resterà per sempre impresso nella memoria dei partecipanti.
Un po' come per un calciatore dilettante poter giocare una partita vera a San Siro…impagabile.
A tutti voi chiediamo di sostenere la compagnia con la vostra presenza ed i vostri applausi, perché come per i 300 di 27 anni fa al teatro di via Briantea, anche voi un domani possiate dire " c'ero anch'io!!".
(Pubblicato su Voce Amica di Giugno 2010)

sabato 12 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Alberto Barteselli


Povercrist: Toh, ghe n'emm chi un alter...
Alberto: Sono Alberto Barteselli, e sono nato a Milano il 2 novembre 1962.
P: Oh, propri una bela data de nass! E ti 'CHI' te feè?
A: A me danno sempre ruoli di direttori/direttrici, oppure di carampane. E d'altronde nel mio caso l'altezza non farà bellezza, ma di certo gioca nella scelta del 'ruolo'.
P: Eh, già: alt e ciula...
A: E poi continuano a darmi incarichi di riferimento durante i balletti: non posso definirmi di certo primo ballerino - ovviamente - ma mi mettono sempre davanti: possibile che si devano affidare proprio a me?
P: Eh, già: la dumanda l'è propri quela. Perchè semper davant de tucc? Lassèm a stà!.. E come l'é che te se trouet chì a faa 'l pistola?
A: Qualche anno fa, nel 2005 mi pare, sono andato a vedere Paolo (Cambiaghi) e tutti gli altri in uno spettacolo ad Agrate: "Quel dì che i Pendolari 'inn rivà chi", e mi sono entusiasmato, con La Spagna, le Suore, la Nave dei Sogni, gli Emigranti, la Cugina d'America...
P: Por fioeu....
A: ..e qualche sera dopo Paolo mi ha invitato ad una riunione della compagnia. Incuriosito, sono andato, e sono tornato a casa con una camicetta da donna, un paio di scarpe con il tacco alto, e una gonna! Non ti dico la faccia di mia moglie...
P: Ecco, dimel no, che l'è mej! Quindi, quand'è che t'è faa el to debutto?
A. Ufficialmente lo stesso anno, a settembre, a Ronco per sostituire un attore che mancava. 'Tranquillo, qui giochiamo in casa' mi dicevano tutti 'Semplicemente parla a voce molto alta'. Ma quando si è aperto il sipario... quasi seicento persone davanti! Un tuffo al cuore!  Ma poi tutto è andato bene.
P: Pora gent, quej de Ronco: suportat a ti inscì da subit...
A: Da allora ho fatto già due spettacoli con questa compagnia, e oltre cinquantacinque repliche...
P: Ah, ma vantès noo, neh?!? L'è minga il caso... E quindi?
A: E quindi.. beh, recitare per me è una sensazione molto forte: dominare l'ansia, scaricare sul palco l'adrenalina che hai accumulato precedentemente, impersonare qualcuno e immedesimarsi nel tuo personaggio, ricevere gli applausi. Tutte attività che ti caricano e ti danno soddisfazione. E poi noi ci divertiamo...
P: Se te voeret dì coseè?
A: Per esempio, mi ricordo di quella volta che 'qualcuno' di noi si era rifatto il naso: alla replica successiva ognuno di noi si è sentito in dovere di aggiungere almeno una battuta fuori copione proprio su quella faccenda, finchè il poverino - tartassato - ha dovuto interrompere a metà una scena e rivolto al pubblico ha detto "Oh, basta. Adesso lo dico a tutti: mi sono rifatto il naso, va bene?". Non ti dico le risate, sia sul palco a scena aperta che anche in platea. Insomma, ci divertiamo anche noi, oltre a far divertire gli altri.
P: Ohè, ciaciarùn, basta inscì che il tò temp l'è giamò finì! E per Milan?
A: Milano è il culmine per un attore dilettante: e onestamente, qualche anno fa quando iniziai, non avrei mai pensato di poter arrivare a fare una esibizione in un grande teatro di Milano! Sarà fantastico!
P: Bona, grassie, Alberto. E anch'a ti un bel "in bocca al lupo" per Milàn!

venerdì 11 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Giorgio Astori


Povercrist: Varda un poeu ti chi l'è che g'emm chì!
Giorgio: sono Giorgio Astori, e sono nato a Milano il 22 giugno 1965.
P: E anca ti te feè l'attur?
G: No, io sono un tecnico: mi occupo del sipario, dei cambi di scena, e monavalanze varie, montaggi e smontaggi.
P: Oh, menu mal, un quai vunn ch'el faa de' bonn un quaicoss...E come l'é che te set anca ti chichinscì?
G: Eh, sono passati tanti anni e non ricordo in che modo è scattato questo amore. Perchè è un amore, e oggi dico meno male che è scattato....
P: L'è tanto temp che te capita?
G: Erano ancora i primi anni novanta; non ricordo con che spettacolo esattamente ho debuttato, ma ricordo benissimo quell'emozione: era fortissima!
P: Chissà che noja, là dedrè de per vi'alter tucc al temp...
G: Non direi proprio, c'è sempre qualche colpo di scena! Per esempio ricordo quella volta a Cesano Maderno, stava andando tutto perfettamente quando si è bloccato il sipario a metà, e non voleva più muoversi: panico! Oppure quella volta a Gessate, quando d'improvviso si sono staccati i cavi d'acciaio che sostenevano le scene! Meno male che eravamo in intervallo, e siamo riusciti a sistemare, ma...
P: Ustia, che spavent! Te ghe ne un quai vun d'alter, de ricord??
G: Beh, ci sono anche quelli belli, divertenti. Per esempio, nella 'Corte di Francia' c'era un famoso vaso, che veniva portato in scena a Maurizio (Maratea). Lui durante la scena doveva guardavci dentro, ed ogni volta gli facevamo trovare delle cose diverse, a volte divertenti, a volte schifose... Era diventato un appuntamento fisso, anche lui si chiedeva cosa gli sarebbe toccato quella sera, e spesso doveva fermarsi a scena aperta perchè scappava da ridere anche a lui...
P: Ho capiì, vi'alter ve se divertitet la dedrè, eh? E ti, s'ten diset de Milan?
G: Milano: sarà un successo senz'altro, la ciliegina sulla torta a coronamento di una vita a girare teatri a far divertire tanta gente!
P: Benone, grassie, Giorgio. E "in bocca al lupo" per Milàn!

Curiosità: ma perchè a teatro ci si augura "MERDA MERDA MERDA"?

Mi sono chiesto spesso il perchè di questa strana usanza degli artisti: prima di iniziare una qualsiasi esibizione, si usa gridarsi l'un l'altro "Merda! Merda! Merda!".
La cosa, dapprima da me accettata 'as is', mi ha sempre un po' lasciato basito: cultura e volgarità vanno spesso assieme, una sorta di opposti che is attraggono forse, ma...
Poi, grazie a un blogger (http://www.professioneanimatore.com/2009/08/26/merda-merda-merda/) ho trovato la spiegazione. La riporto virgolettata:

"Perchè prima di entrare in scena si grida merda?
Si dice "Tanta merda" o "merda,merda,merda" per portare fortuna ad uno spettacolo.
La spiegazione è semplice: nell'800, quando le automolbili non erano ancora state inventate si andava in carrozza agli spettacoli teatrali e quando lo spettacolo aveva successo, voleva dire che c'era tanta gente, che equivaleva a dire tante carrozze e quindi tanta merda di cavallo all'entrata del teatro."

Semplice, no?

giovedì 10 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Stefano "Franco" Porta



Povercrist: Ti... te sèt?
Franco: Stefano Porta, detto Franco, e sono nato a  Cernusco il 29/05/1952.
P: Va ben: ma cume te se vestiset?
F: Io interpreto la svampita Natalina, e trovo che sia il mio ruolo ideale, perchè tutti dicono che le somiglio proprio. E' un complimento? 
P. Fa tì.... 
F. E poi faccio i ruoli di ballerina in tutti i balletti dello spettacolo.
P: Ussignur! Come l'é che te sèt finiì chì?
F: La passione diciamo che mi è scattata quando una sera sono andato a teatro a vedere Roberto (Bortolani). Era la prima volta, anche se ci conoscevamo già da tempo: da allora ho iniziato a fare parti da tecnico - davo qualche aiuto - e ghignavo dietro alle scene. Poi, una sera, mancava un attore, e così... è cominciata l'avventura.
P: Ah, ne mancava vun, neh? Che pecaà... Quand l'è stada questa toa prima voelta?
F. Tanti anni fa, credo fosse il 2004, almeno tre spettacoli fa...
P: E cume l'è stada?
F: Ah, ero proprio una mummia vivente: cioè un po' legato sia nei movimenti che anche nel parlare... ma nello stesso tempo è stato molto bello!
P: E ades ti te vèt a Milan: cosa l'è che te se spetet da sta storia noeva?
F: A Milano noi troveremo una grande occasione per rilanciare il nostro gruppo: sarò una grande serata.
P: Occhei, grassie, Franco, o Stefano: se vedum a Milàn!

mercoledì 9 giugno 2010

Conosciamoli meglio: Adriano Palma


Povercrist: E ti, chi te sarisèt?
Adriano: Adriano Palma, e sono nato a Monza il 28 Febbraio 1965.
P: Va ben, ma ti 'CHI' te sèt?
A: Ah, chi interpreto: i miei personaggi sono il ladro tamarro nella scena del motorino, la bambina stordita nella scena del Trentino e poi ruoli di ballerino/ballerina in tutti i balletti dello spettacolo.
P: Come l'é che te sèt finiì chì a faa 'l stupid?
A: Allora, mia moglie è cernuschese e conosceva Maurizio Maratea (uno dei registi) già da tempo, perchè frequentavano gli stessi ambienti parrocchiali.Circa 14/15 anni fa, sposi novelli, incrociammo Maurizio per le strade di Cernusco e subito la mia “verve” lo colpì e così mi invitò a provare a recitare per uno spettacolo che stava preparando. O forse è meglio dire che si trovava a corto di attori... :)
P: Eccola: l'è propii meij dì' inscì. Quand l'è stada la toa prima voelta?
A. Non me la ricordo nemmeno più...
P: Te voeret dì' un quaei cos d'alter, o la finisum chi?
A: No, chiudiamo con qualcosa di serio: anche se nei vari spettacoli a cui ho partecipato non ho mai avuto parti rilevanti, devo riconoscere che per me il teatro è vita; è un modo per uscire dalla quotidianità, è qualcosa che ti permette di mettere alla prova la tua costanza nell'impegno a svolgere bene la tua parte, qualunque essa sia, affinchè tutto collimi con gli altri attori, i tecnici e la regia, come in un gigantesco puzzle.
P: Ah, va ben, grassie, Adriano. E "in bocca al lupo" per Milàn!

Attori e tecnici: conosciamoli meglio...

Mancano poche settimane al 15 luglio, la data del grande evento al Teatro Nuovo di Milano.
Abbiamo pensato che potremmo presentare (una breve auto-presentazione) ciascun membro della compagnia.
Ho così chiesto a tutti, attori e tecnici, di mandare al nostro Blog un breve testo e una foto, per presentarsi.

Qualcuno ha già aderito, e si è messo in gioco, qualcun altro ci sta ancora pensando.

Da oggi però incomincerò a pubblicare i profili che mi sono arrivati: speriamo di riuscire a completarli tutti per... Milano!

State connessi!

venerdì 21 maggio 2010

La locandina del "Nuovo"!

Ecco in anteprima la locandina della programmazione del Festival del Teatro Amatoriale, al Teatro Nuovo di Milano.

15 Luglio TEATRO NUOVO a MILANO: si scaldano i motori.

E' giunta l'ora dell'ultima replica per il 'Pover Crist in Paradis'.
Questo spettacolo si chiuderà con la partecipazione alla Rassegna Teatrale Amatoriale organizzata dal famosissimo TEATRO NUOVO di Milano.
Ci piace pensare che sia la degna chiusura di uno spettacolo che ha riscosso così tanto apprezzamento da parte del nostro affezionato pubblico.
E vogliamo sperare che il nostro pubblico venga ancora a sostenerci in questa ultima rappresentazione, a Milano.
Per noi sarà una cosa importantissima, e sarebbe bello che siano davvero molti quelli che ci staranno vicini e ci faranno sentire il loro calore anche nel tempio del Teatro Meneghino: i posti a sedere sono più di 1.000, vi aspettiamo in tantissimi!!!
La prevendita dei biglietti al Teatro Nuovo è già iniziata; a Cernusco e in altri luoghi dove ci siamo esibiti in passato è iniziata l'operazione "La nostra Teresa a Milano!", dove gruppi di spettatori si stanno formando per venire a sostenerci, organizzati con tanto di pullman...

Arrivederci a Milano, il 15 luglio!
E grazie per questo sogno che ci avete regalato!

Giovedì 15/07/2010 - Teatro Nuovo - Milano
Festival del Teatro Amatoriale 2010
Ore 21.00 - Spettacolo Completo

domenica 9 maggio 2010

Agrate è stata una delle migliori.

La serata ad Agrate era partita già sotto i migliori auspici. Il teatro è molto bello, uno dei più belli tra quelli da noi frequentati. Palco spazioso, spazi sufficienti a mantenere stese le nostre scene, appese sulle staffe, camerini puliti e spaziosi. Il pubblico poi è sempre molto caldo e generoso con noi.
Insomma, c'erano tutti gli ingredienti per fare bene. E poi era l'ultima esibizione prima di milano, quella del 15 luglio: la tentazione di considerarla una prova generale, di quelle dove non si può sbagliare niente, era grande.
E così è stato. Anzi, il risultato è stato probabilmente una dalle migliori repliche di sempre.
Anche il cantante, sostituito all'ultimo minuto per... raucedine di quello titolare, è stato spettacolare, senza sbagliare un attacco o una nota.
E bravissimi anche gli organizzatori, che oltre a garantire oltre 500 spettatori, hanno realizzato di sicuro il più bel rinfresco dell'anno!
Grazie Agrate: a milano a noi servirà un performance come questa, ed un pubblico proprio come il vostro!
Se poi ci fosse anche il... catering delle vostre gentili signore, sarà di certo un trionfo.:-)

sabato 24 aprile 2010

Cernusco da spettacolo!

Serata dai toni specialissimi quella di ieri sera a Cernusco
Innanzi tutto torniamo ancora una volta davanti al nostro amato pubblico, che ci vizia di elogi e di applausi. Finalmente poi dopo un po' di repliche torniamo in un teatro colmo fino all'ultima poltroncina... Ed altrettanto finalmente ci muoviamo su un palcoscenico sufficientemente grande da lasciarci svolgere le nostre coreografie senza... pestarci i piedi.
E la nostra performance ne esce quasi perfetta, tale da soddisfare quelli tra noi più esigenti e perfezionisti.
L'occasione è la donazione all'ospedale cittadino di una MOC, un macchinario costoro (85 mila euro) che ha visto l'unione delle forze di diverse associazioni locali: Centro Mori, Rotary, Lions, Avis, e molte altre che mi scuso di non aver citato.
E la nostra Compagnia fa la sua parte, donando questa serata teatrale tra la mura amiche e particolamente ispirata.
Per l'obiettivo MOC, è stato raggiunto: ma per la riuscita della serata... ancora una volta GRAZIE CERNUSCO!

sabato 27 marzo 2010

Grande serata a Como

Bellissima serata ieri a Como, al teatro nuovo di Rebbio. Lo spettacolo è stato organizzato dalla locale sezione AISM, in collaborazione con la leva Classe 1949 e la leva Classe 1952. Pubblico delle grandi occasioni, teatro straripante e applausi a non finire: cioè proprio come piace a noi!
Insomma, una serata molto ben riuscita, in cui il ricavato andrà tutto per l'autofinanziamento delle attività di sostegno ai malati di sclerosi multipla della zona di Como ed alle loro famiglie.
Per l'occasione la nostra Carmela ha perfino sfoggiato il suo nuovo monile che raffigura il suo Peppiniello adorato. Il gioiello doveva essere inaugurato solo a luglio, al Teatro Nuovo di Milano, ma la nostra Carmela deve aver fatto un po' di confusione con il Teatro Nuovo... di Rebbio!
Meglio così: anche Como li ha potuti ammirare.
Grazie Como. Siete stati grandi!

venerdì 26 marzo 2010

Teatro Nuovo: la sensazione dei 1020!

Qualche sera fa ero al Teatro Nuovo a Milano, da spettatore; erano in scena i MOMIX (spettacolo fantastico, da consigliare) e il teatro era pieno zeppo.
A metà serata, tra il primo e il secondo tempo, ho voluto vedere che effetto farebbero 1020 persone sedute quando ti si apre il sipario davanti: così mi sono recato davanti al palco (non ci sono salito, anche se la tentazione era alta...) e ho dato un colpo d'occhio alla sala da lì.
Ed ho sentito un moto di sorpresa, uno strizzare di stomaco, un senso di panico.
Cavoli, è stata una sensazione fantastica!
Ed è stato lì che ho capito.
Ho capito che dobbiamo provarci!
Dobbiamo provare a riempirlo tutto questo Teatro; dobbiamo davvero chiedere a tutti i nostri Pubblici sparsi per la Lombardia di aiutarci a vivere questo sogno, venendo tutti loro a sostenerci quel 15 di Luglio nel Tempio della recita dialettale milanese.
Per una volta allora potrebbe succedere che non saremo noi a recitare per il nostro pubblico fedele, ma che sarà il nostro pubblico fedele a sostenerci mentre recitiamo!
Mentre recitiamo LI'!
Proprio lì dove si vede il sorgere dei sogni più belli!

venerdì 19 marzo 2010

Festival del Teatro Amatoriale 2010

E' stato pubblicato ufficialmente il programma del Festival del Teatro Amatoriale 2010, che si terrà al Teatro Nuovo di Milano dal 23 giugno al 18 luglio 2010.

Programma delle rappresentazioni

mercoledì 23 giugno 2010
COMPAGNIA TEATRALE ARESINA
ARESE (MI)
IL BERRETTO A SONAGLI
di LUIGI PIRANDELLO

domenica 27 giugno 2010
COMPAGNIA SANTA CATERINA
VARESE
MA TIRESA
di PAULICELLI e CASTELLACCI

martedì 29 giugno 2010
COMPAGNIA DAGLI OTTO AGLI ANTA
MONZA (MB)
SETTE SPOSE CON SETTE FRATELLI
di PASQUALE TROMBETTA

giovedì 1 luglio 2010
COMPAGNIA IL RAMO
LODI
MAMMA MIA…TRE UOMINI PER ME
di GIUSEPPE GALIZIA

domenica 4 luglio 2010
ACCADEMIA DI TEAMUS
COSTERMANO (VR)
NIENTE SESSO SIAMO INGLESI
di MARRIOTT FOOT

lunedì 5 luglio 2010
PANVIL PRODUCTIONS
ROZZANO (MI)
IL MISTERO DELL'ASSASSINO MISTERIOSO
di LILLO E GREG

giovedì 8 luglio 2010
COMPAGNIA NAPOLI OGGI
OPERA (MI)
FILUMENA MARTURANO
di EDUARDO DE FILIPPO

martedì 13 luglio 2010
COMPAGNIA SAN GIOVANNI BOSCO
SEREGNO (MI)
VACANZE ROMANE
di GARINEI E GIOVANNINI

giovedì 15 luglio 2010
GRUPPO DELLA MARTESANA
CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI)
POVER CRIST IN PARADIS
di M.MARATEA, P.CAMBIAGHI e F.M.

sabato 17 luglio 2010
PICCOLO TEATRO DEL GARDA
BARDOLINO (VR)
A QUALCUNO PIACE CALDO
di PETER STONE, JULE STAIN, BOB MERRIL

domenica 18 luglio 2010
PREMIAZIONI

Ci vediamo il 15 luglio!

martedì 16 marzo 2010

Teatro Nuovo: c'è la data!

Abbiamo la data: al Teatro Nuovo di Milano saremo il 15 luglio, e sarà un giovedì sera.
Delle 10 compagni selezionate, saremo la penultima ad esibirsi.
C'è chi pensa sia un bene, c'è chi pensa che la data è un po' in là...
Ma dobbiamo ricordare che l'ultima partita del mondiale sarà il giorno 11 luglio, per cui almeno quella concorrenza non l'avremo.
E adesso: via!
C'è un evento da organizzare, c'è uno spettacolo da recitare, c'è un (grande) Teatro da sedurre!

lunedì 8 marzo 2010

Da non crederci: saremo una sera anche a Milano, al Teatro Nuovo!!!!


Non so quanti di voi conoscono il Festival del Teatro Amatoriale che si svolge ogni anno al Teatro Nuovo di Piazza San Babila a Milano.
La grande notizia è che quest'anno, in una data tra il 23 giugno e il 17 luglio... ci saremo ANCHE NOI!
Infatti proprio oggi abbiamo saputo che siamo stati selezionati tra le compagnie finaliste di questa prestigiosa rassegna teatrale, e potete ben capire quanto ne siamo orgogliosi!!!
La competizione si svolgerà tra una decina di gruppi teatrali (il numero delle finaliste non è ancora stato ufficializzato, come peraltro nemmeno la data di ciascuna esibizione) provenienti da diverse zone d'Italia, e tutti desiderosi di esibirsi in un Teatro che per prestigio e importanza si può paragonare a quello che è per il calcio lo stadio di SanSiro.
Ora vengono anche i due problemi: riusciremo ad essere convincenti lontani dal nostro affezionatissimo pubblico? E poi: riusciremo a riempire gli oltre 1000 seggiolini rossi del fantastico tempio teatrale milanese?
Penso proprio che dovremo confidare nel 'fantasma del teatro', nel nostro mitico ispiratore che ha calcato per lunghi decenni proprio questo stesso palcoscenico, ha respirato la stessa aria, ha vissuto la stessa atmosfera...
... Ma forse potremo contare anche stavolta proprio sul nostro asso nella manica: il nostro grande pubblico, che speriamo venga numerosissimo a sostenerci in questa splendida e unica esperienza milanese!
Mi viene da dirvi: VI ASPETTIAMO, fateci sognare con il vostro calore anche al Teatro Nuovo!

lunedì 25 gennaio 2010

A Milano una grande performance!

Già esibirsi di domenica pomeriggio è una cosa rara, e per questo un po' strana.
Se poi sei di scena a Milano, in un teatro con un nobile passato, e per di più davanti ad una platea gremita...

Sì perchè ieri a Milano c'erano almeno 300 persone a vederci, e per di più il teatro Orione è un po' la sala di riferimento per il Gatal, la federazione che raggruppa le compagnie teatrali dilettantistiche: da lì a sentirsi tutti... sotto esame il passo è stato breve.
Il pubblico era certamente abituato a rappresentazioni di compagnie di livello, e noi ci tenevamo a fare bella figura. E per questo eravamo anche un po' contratti...

Ma quando il sipario si è aperto, e la nostra musica del Paradiso ha pervaso la sala, tutto è cambiato: eravamo in ballo, ma eravamo noi, con tutta la sicurezza delle 24-ventiquattro-repliche già presentate, e lo spettacolo è decollato alla grande.
Non ricordo molte serate in cui non ci son stati errori nei vari balletti: domenica pomeriggio è stata una di quelle.. perfetta!
Per non parlare della canzone delle terme: il nostro cantante ufficiale aveva la voce un po' rauca, ma Adriano si è offerto immediatamente di sostituirlo. Ci credereste? Non ha sbagliato nè una parola nè una nota: perfetto!
Ed anche il recitato è andato benissimo: se si trascura magari un direttore che si è eclissato al momento sbagliato, ma che è stato splendidamente recuperato dai compagni... perfetti!
E così, dopo tantissimo tempo, abbiamo rivisto il pubblico in piedi ad applaudire: prima dopo la rivista messicana, poi anche nel finalissimo... perfetto anche questo!

Che dire? Beh, Milàn l'è un gran Milàn, non credete anche voi?

E adesso, tra quindici giorni, a Trecella....

venerdì 8 gennaio 2010

Gennaio 2010: si ricomincia!

Passate le feste, bisognerà smaltire in fretta panettoni, cotechini e pandoro vari: gennaio inizia con un impegno importante.

Infatti la domenica 24, nel pomeriggio, ci esibiamo a Milano, al Teatro Orione (Centro Culturale Orione, via Fezzan angolo Viale Caterina da Forlì, tel. 02-4294437): il teatro è già grande di per sé (il sito web lo accredita di ben 82 posti a sedere), ma per di più sembra essere uno dei teatri di riferimento per l'associazione Gatal, che riunisce gli attori non professionisti in Lombardia.


Pubblico competente, dunque, abituato a spettacoli di almeno buon livello, e magari anche critico....
Beh, un appuntamento certo da non prendere sotto gamba (anche se non lo facciamo mai, in verità...).
E infatti i Registi hanno già fissato una sera di prove lunedì prossimo!

Forza, ballerini! Ripassare, ripassare....
... che vogliamo fare la nostra bella figura!!!